Confcommercio pagina 13
Nel complesso del terzo trimestre l’indicatore registra un aumento di quattro decimi di punto a cui ha contribuito in misura quasi esclusiva la componente relativa ai prezzi.
Nulla invece la variazione su base annua mentre in termini di media mobile a tre mesi l’indicatore mostra un contenuto rialzo
Si tratta di amministratori di condominio, consulenti tributari, informatici, wedding planner, designer, grafici, formatori
L’indice dei consumi di Confcommercio registra un +0,4% su base mensile e annua.
Rispetto ad ottobre 2015 la variazione del Nic dovrebbe essere al +0,1%, un valore analogo a quello di settembre.
Livelli preoccupanti anche al Nord dove i poveri sono piĂą che triplicati raggiungendo quota 1,8 milioni.
La crescita italiana può arrivare, a fine anno, al fatidico 1%: lo afferma il direttore dell’Ufficio studi di Confcommercio, Mariano Bella. I segnali provenienti dai consumi sono buoni con una crescita “sopra l’1% tra l’1,1% e l’1,2%”; le note negative provengono dal rallentamento sperimentato nella prima parte dell’anno, aggiunge Bella durante la conferenza stampa. In
Appello di Confcommercio per la riduzione delle aliquote Irpef: il presidente della confederazione, Carlo Sangalli invita il governo a intraprendere questa strada giĂ l’anno prossimo. “Il governo trovi il coraggio di ridurre le aliquote Irpef giĂ dal 2017. La via è obbligata: dare certezza a famiglie e imprese che le tasse diminuiranno in maniera concreta
Secondo il centro studi il Pil dovrebbe crescere dell’1,4% cumulato su 4 anni.
A dirlo l’ufficio studi della Confcommercio secondo cui nella spesa pubblica locale ci sono sprechi per 74,3 miliardi di euro a fronte di 176,9 miliardi spesi nella erogazione dei servizi.