Quarta sessione consecutiva di rialzi per gli indici Usa. Il Dow Jones cancella le perdite accumulate nel 2011. Gli investitori guardano avanti e snobbano anche le indicazioni negative che arrivano dal fronte economico.
FtseMib crolla -6,5% in una settimana. Ai grandi investitori globali appare risibile attribuire l'attacco speculativo contro Btp e Borsa di Milano alla crisi sul bilancio in America. Le motivazioni? Politica interna: 1) governo impotente e ministro dell'Economia Tremonti che deve dimettersi ma non lo fa; 2) manovra gia' vanificata dal rialzo dei tassi; 3) maggioranza impegnata a varare leggi contro gli interessi del paese e a favore di una parte, con i due leader (Berlusconi e Bossi) insediati da tentativi di golpe interni. Ecco perche' lo spread btp/bund e' salito al top da quando esiste l'euro (1999) e il tasso del 10 anni ha toccato il 5,9%: e' in zona pre-allarme.
Aumentano le speculazioni su un'intesa sul tetto del debito nel weekend. Obama: "Non c'e' piu' tempo". La crescita economica e' dell'1% nel primo semestre: troppo poco. Il petrolio cede il 2%. Volatilita' ai massimi di quattro mesi. Recessione peggio del previsto.
I dati fanno meglio del previsto. Le attese erano infatti per un risultato di 58 punti, dopo i 61,1 di giugno.
Forte nervosismo sui mercati, in vista un'apertura negativa. Listini puniti dopo la delusione per il Pil. In media crescita dell'1% nel primo semestre. Molto richiesti i Treasuries malgrado lo stallo sul debito. Rimbalza il dollaro.
La Grecia è stata continuamente sotto i riflettori. Ma adesso, a settimana conclusa, meglio iniziare a guardare le prospettive per quella che deve arrivare. Uno dei temi: Nikkei225 verso 10.000 pts?
Domenica si decide se sbloccare o meno la quinta tranche di aiuti da €12 miliardi da Ue e Fmi. Schaeuble conferma il supporto delle banche tedesche al rollover dei €3,2 miliardi di debiti al 2014.
Ma in giugno il calo e' di oltre il 2%. I dati sul lavoro non convincono in pieno. Arriva il secondo si del parlamento greco al piano di austerity da 28 miliardi. Continua il momento si dell'euro, in area $1,45.
Si interrompe la serie di cali. Risultato migliore delle stime. Rivisto al ribasso il dato precedente
Bce al lavoro su un piano che dovrebbe portare alla riduzione della dipendenza di Grecia, Portogallo ed Irlanda dai finanziamenti della Bce. Intanto, accolta in maniera positiva la proposta francese sul debito greco.
