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ROMA (WSI) – In assenza di una vera spinta verso le cartolarizzazioni lo stock delle sofferenze delle banche italiane in futuro rimarrĂ a “livelli elevati”. E’ quanto ha affermato il Cerved, nel corso di un’audizione in commissione Finanze della Camera. Secondo il Cerved: “anche con ipotesi di moderata ripresa dell’economia e di forte abbattimento dei tempi della giustizia,
Analizzati i primi tre mesi dell’anno: -2,8% sullo stesso periodo del 2014. Trainano riduzione default il Nord Ovest (-9%) e il Mezzogiorno (-4,2%).
Ben 47.000 in ritardo nei pagamenti: il fenomeno ha colpito soprattutto il settore delle costruzioni. La recessione attanaglia le aziende, con l’accesso al credito sempre piĂą difficile. Rischio di usura.
Nel 2012 chiuse oltre 104 mila imprese in Italia, un rialzo del 2,2% rispetto al 2011. Picco toccato dai fallimenti supera del 64% il valore del 2008. Imprenditori in ginocchio. Leggi tutti i dati di Cerved.