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Le politiche monetarie mondiali non fanno altro che alimentare l’appeal del metallo prezioso e ridurre quello del biglietto verde. Banche centrali di Brasile e Sud Corea tagliano di 25pb i tassi guida. Yuan ai massimi dal 1993 contro il dollaro.
Nobel economia a Der Standard: strategia va cambiata, il quadro peggiora. La Troika vuole piĂą sforzi dalla Gercia, dove sono in corso violenti scontri tra manifestanti e polizia presso il ministero della Difesa.
Da quando le quotazioni hanno sfondato i $1000 l’oncia, gli istituti sono diventati acquirenti netti. Se fosse condotta un’indagine sulle riserve reali, i risultati avrebbero un impatto espolosivo sui prezzi del metallo.
PiĂą di 120 economisti hanno pubblicato un appello sul quotidiano francese Le Monde in cui si pronunciano contro il Fiscal compact: “portatore di una logica recessiva che aggraverĂ gli squilibri attuali”.
Nel giro di «pochi anni» si potrebbe arrivare all’«azzeramento» del patrimonio netto, aprendo «un problema di sostenibilitĂ dell’intero sistema pensionistico». Colpa dell’impatto della fusione con Inpdap e Enpals.
Btp/Bund schizza a 375. Banche vendute a piene mani. Mercati scettici sul piano di rilancio della crescita targato Bce & Fed. Euro sotto $1,29. Deserta l’asta tedesca. ESM: ricapitalizzazioni del fondo non saranno retroattive. Unicredit -5%, Fiat -4%.
E’ il bene piu’ sicuro al mondo. In un solo grafico spiegati tutti i fatti principali: 167 mila tonnellate estratte per un valore di $8 mila miliardi, meta’ del debito pubblico Usa: GUARDA FOTOSTORIA E STIME
Secondo gli esperti occidentali c’e’ la mano del Mossad o forse della CIA. Il 17 agosto una serie di esplosioni ha messo fuori uso centrali elettriche fuori dalla portata anti bunker di Israele.
Letteralmente. Il guru degli investimenti attacca i banchieri centrali del mondo. “I miei asset ne gioveranno, ma come cittadino responsabile devo dirvi la verita’ che tutti sanno”.
L’azzardo morale e la maxi bolla sul debito alimentata dalle banche centrali Usa e Ue per salvare l’Europa aizzano gli speculatori globali, non migliorano le condizioni delle economie (in recessione) mentre rischiano di provocare catastrofiche, spettacolari crisi sistemiche al confronto delle quali il 2008 sembrerĂ una gita al mare.