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Creato da tre giovani milanesi a pochi mesi dal lancio ha creato opportunità lavorative per informatici e ingegneri. Sull’atlante digitale sono più di 120 le offerte di impiego nel nostro paese.
L’enclave di libero mercato dovrebbe sorgere sulla costa atlantica, in Honduras. Punto di riferimento: Hong Kong. MKG ha finora investito 15 milioni di dollari per costruire le infrastrutture di base.
Quantitative Easing per l’eternita’? “Non vi è alcun semplice modo per uscire dalle attuali politiche e più si aspetterà maggiori saranno le difficoltà. Questo è vero negli Stati Uniti, in Europa e in Giappone. E’ parte integrante dell’Endgame”. Opinione di John Mauldin
“Se tutti barano, allora bariamo anche noi”. La presidenta dell’Argentina, Cristina Kirchner, giustifica cosi’ il taroccaggio dei dati da parte del governo di Buenos Aires. E facendo i paragoni con la crisi del debito in Europa, ecco cosa pensa un fan del paese latino-americano, il premio Nobel in Economia Joseph Stiglitz.
Giorgio Squinzi, numero uno Confindustria, tenta di fare rientrare l’allarme lanciato dalla Bce. ma il sistema d’impresa è solido, i rischi d’insolvenza sono limitati. Tutti i numeri.
Studio shock di Mediobanca. “Il rendimento netto del capitale realizzato dalle imprese italiane è insufficiente a remunerare il capitale proprio e di terzi”. Conseguenza: ampia distruzione di ricchezza.
Il distretto della concia di Arzignano vale un terzo della produzione europea. Il caso indica la rotta che le imprese manifatturiere dovrebbero seguire ai tempi dello spread.
Oggi un giovane europeo su cinque è disoccupato, in alcuni paesi uno su due. Ci è voluto meno per spingere i ragazzi arabi a ribellarsi contro i loro governi. La differenza e’ la democrazia. Ma che succederà se il nostro modello sociale non darà loro maggiore speranza?
Per l’economista di sinistra radicale Serge Latouche, teorico della decrescita, il debito non sarà mai ripagato: meglio ripartire da zero. Una politica di ‘buon protezionismo’ e’ possibile. Su Berlusconi: «È pazzo». Ma lui non sembra avere tutte le rotelle a posto.
Un lettore scrive dell’ipotesi di una trama “made in Usa” che perseguirebbe la rottura della moneta europea a tutto vantaggio degli americani e del dollaro, aggiungendo la frase terribile “Wall Street Italia spera, con i suoi annunci catastrofisti, di catalizzare quell’evento”. La risposta del direttore.