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Il progetto di “stimolo” l’ha elaborato il ministro dell’Economia ma chissa’ perche’ a illustrarlo è il leghista Roberto Calderoli (nella foto, terzo a destra con Maroni e Bossi). In un’intervista alla Padania, Calderoli parla di «riforme strutturali perchè inneschino la ripresa senza mettere mano alla cassa». Un piano nato morto, totalmente pro lobby. Zero per il futuro dei giovani.

L’euro e’ l’unico vero collante di un’idea/progetto in cui adesso e’ obbligatorio credere. Ma solo perche’ non ci sono alternative ad una serie di default rovinosi in stile Argentina. Il punto su salvataggi e ristrutturazioni dei debiti nell’area PIIGS (Portogallo, Irlanda, Italia, Grecia e Spagna) [grafico ingrandito all’interno]

Per sanare il debito il paese potrebbe ricorrere alla vendita di terreni. Forti critiche da parte della popolazione. Chissà cosa ne pensano i tedeschi, che l’anno scorso dissero: “Vendete le vostre isole”.

Articolo durissimo intitolato “Circo Romano”. “Gli elettori hanno eletto Berlusconi sulla promessa di ridurre lo Stato. E ciò che hanno ottenuto, invece, è una sfilza senza fine di voti di fiducia, scandali insignificanti, stagnazione economica e burocrazia sclerotica”.

La misure finanziarie del governo per un totale di 25 miliardi sono definitive. Il maxi emendamento passa con 170 sì e 136 no, blindato dalla solita scandalosa fiducia. Poi passerà alla Camera. Per il ministro dell’Economia Tremonti «siamo a un tornante della storia». Ecco tutte le novità piu’ importanti dell’ultim’ora.

“E’ nata in un momento in cui era forte la contrapposizione tra capitale e lavoro e democristiani e comunisti dovettero trovare dei compromessi su ogni articolo”, ha detto alla assemblea di Confartigianato. «Governare con le regole della Costituzione è un inferno». Ondata furiosa di polemiche. Ma e’ datata oppure no?

Appello del neo premier conservatore ai cittadini UK: “L’economia del Paese si trova in uno stato peggiore di quanto si pensasse” e i tagli, quando arriveranno, saranno «dolorosi». «Dobbiamo avere la gente dalla nostra parte, o finiremo per pagare cifre pazzesche di interessi».

“Suggerisco di leggere con maggiore attenzione i 54 articoli della manovra, a partire dal primo capitolo su competitività economica e sostenibilità finanziaria”, ha detto Berlusconi, rispondendo a una domanda nel corso di Mattino Cinque.

La peggiore e più lunga recessione dal Dopoguerra non ha scalfito questo rating che si traduce in un alto grado di affidabilità dello Stato nella sua capacità di ripagare tutti i debiti, puntualmente e integralmente.

Per il ministro dell’economia serve quindi uno sforzo collettivo affinchè si possa evitare “il rischio dei rischi” della stretta creditizia.