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Quando le cose non cambiano, i cittadini iniziano a sperare che l’imposizione di controlli dall’esterno riescano a sanare la situazione. E’ il caso di un paese europeo strozzato dalla solita vecchia forma mentis. Accanto, grafico competitività dei paesi Ue, Italia compresa. Di John Mauldin
Le regole dettate dalla troika non hanno cambiato la società, che continua a far fronte a diversi ostacoli. L’esempio più lampante del fallimento del governo è il potere delle lobby. GRAFICO: Italia tra le economie che faranno peggio nel 2013. Opinione di John Mauldin
Sforare i limiti “e’ pericolosamente facile”. Negli ultimi 8 mesi stretta di -32 miliardi, la peggiore degli ultimi 28 mesi. Aziende impiegano 36 giorni lavorativi per pagare tasse: 76% in piu’ della media Ue.
Giorgio Squinzi, numero uno Confindustria, tenta di fare rientrare l’allarme lanciato dalla Bce. ma il sistema d’impresa è solido, i rischi d’insolvenza sono limitati. Tutti i numeri.
Un lettore scrive dell’ipotesi di una trama “made in Usa” che perseguirebbe la rottura della moneta europea a tutto vantaggio degli americani e del dollaro, aggiungendo la frase terribile “Wall Street Italia spera, con i suoi annunci catastrofisti, di catalizzare quell’evento”. La risposta del direttore.
Il ministro dello Sviluppo a capo dei “movimentisti” che nel governo non temono di alzare la voce, con critiche nei confronti della burocrazia che fa capo a Ue, Bce e Fmi, linea di cui il premier Mario Monti e’ il n.1 in Italia (foto: Passera, Monti, Moavero)
E’ la regola aurea per superare una crisi. Lo dimostra il boom di Instanbul negli ultimi 10 anni: Pil +8% anche nel 2011, frutto delle riforme in chiave democratica. Parla il ministro per gli Affari Europei Bagis.
Non è stato capace di prevedere la grande crisi. Né di risolverla. Eppure condiziona in modo anti democratico i paesi che tiene per il collo. A iniziare dalla Grecia. E allora, perché tenerci il Fondo?
“Gli italiani pensavano fosse sufficiente fare parte dell’Ue per essere al riparo dalle crisi economiche”, secondo il docente di Finanza Salvatore Cantale. I rimedi utilizzati sono quelli gia’ visti in Grecia.
Dai 54 miliardi del 1981 ai 275 di oggi. E in mezzo tre condoni e tre scudi. Oltre al record di evasione, deteniamo pure quello, altrettanto poco invidiabile, dell’esportazione illecita dei capitali.