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Il reddito pro capite del Brasile potrebbe perdere entro la fine dell’anno il 20% dal picco del 2010. La Grecia fra il 2007 e il 2013 ne ha perso il 24,4%
Secondo l’istituto guidato da Jim Yong Kim, il rallentamento delle economie Brics comprometterĂ le possibilitĂ di ripresa mondiale. Tagliate le stime 2016 e 2017.
Pensavate che nel 2015 i mercati emergenti avessero toccato il fondo? C’e’ chi la pensa diversamente.
Preoccupano la recessione industriale mondiale e il calo della fiducia delle imprese nei mercati emergenti e industrializzate.
L’Ocse ha citato un “ulteriore pesante rallentamento” nelle economie dei mercati emergenti e un deterioramento delle attivitĂ commerciali.
Piano Cremlino prevede controlli capitale e che Putin assuma controllo banca centrale. Causerebbe un collasso del sistema finanziario occidentale.
Di Marco Vailati e Serge EscudĂ©, dell’Ufficio Ricerca e Investimenti di Cassa Lombarda Eurozona: “continua la crescita” – la crescita della massa monetaria accelera sull’impulso dell’azione della BCE. In Germania l’IFO sale lievemente in agosto, ma il dato non tiene ancora conto delle preoccupazioni per la Cina. Nessuna sorpresa invece per la stima preliminare dell’inflazione tedesca di
Importazioni ridimensionate, senza che ci sia stato alcun beneficio in termini di prodotti esportatati. Paesi emergenti in piena crisi.
A pochi giorni dalla nascita, la neo banca ha comunicato che prima emissione non sarĂ in dollari, ma in valute cinesi. Verso fine del predominio della divisa Usa?
Il vice ministro russo delle Finanze Sergei Storchak ha chiesto al premier Alexis Tsipras di unirsi a Brasile, India, Cina e Sudafrica.