Brics pagina 3
In un periodo di cosiddetta “crescita coordinata” dell’economia il debito totale del mondo è salito al 327% del Pil. QualitĂ si è deteriorata.
Gli analisti finanziari non hanno piĂą grandi aspettative in merito al ‘reflation trade‘ “con gli Stati Uniti che vedono peggiorare il giudizio in termini sia di mercato azionario, sia valutario. Le stime sull’equity Usa passano da leggermente positive a neutrali, in concomitanza con il peggioramento delle stime sul dollaro. Migliora, invece, da leggermente positivo a
Lo hanno deciso in occasione dell’ottavo vertice dei paesi, tenutosi a Goa.
Secondo l’autore Ernst Wolff il segnale lanciato da Turchia e Russia mostra la forte volontĂ di alternative al dollaro da parte delle forze emergenti
Si parla di geopolitica, Brexit, immigrazione, terrorismo. Ma ci sono meccanismi finanziari che vengono trascurati dal G20 e che sono in realtĂ la vera causa della crisi.
Analisi tecnica: ritorno sul rischio dell’investimento pari a 1 a 19. Percentuale del tutto eccezionale, “una vera grande opportunità ”.
Nel secondo trimestre dell’anno dovremo fare i conti con la persistente debolezza delle materie prime (fino a quando il petrolio non dovesse tornare oltre quota 43.50 non vediamo possibilità di scenari strutturalmente rialzisti) e con l’andamento dei listini azionari sui quali notiamo due velocità di movimento. Sul fronte Usa, la ricerca di rendimenti offerti dall’azionario
I ministri delle finanze dei paesi BRICS per dare piena operativitĂ alla Nuova banca di Sviluppo hanno pensato ad un’agenzia di rating
Secondo le stime dell’Economist, il Pil mondiale è cresciuto del 2,5% nell’ultimo trimestre del 2015 su base annuale. La crescita economica globale ha subito un rallentamento per cinque trimestri consecutivi e il tasso di espansione è il piĂą basso da inizio 2013. A pesare è in particolare la frenata dell’attivitĂ economica dei Brics, esclusa l’India.
Taiwan e Corea: ecco le nuove destinazione dei fondi sui mercati emergenti. Rottamati i Brics, adesso sono i Ticks a guidare il mercato