Concepita per salvare dal carcere Alessandro Sallusti. Allarme Federazione nazionale della stampa Roberto Natale: sanzioni da 100mila euro mettono a rischio la sopravvivenza delle redazioni...
L'Unione europea ha già pronta una bozza per aumentare il controllo sulle politiche economiche dei paesi che fanno parte dell'Eurozona. Se passerà, vincerà la linea dura della Germania.
Grave provvedimento anti-democratico dell'esecutivo tecnico. Il blocco di potere della Grande Coalizione PDL, PD e UDC, sollecitato dalle lobby (sussidiate col denaro pubblico) degli Editori, ha ottenuto la censura totale della Rassegna Stampa quotidiana del Governo. Massima alert: si prepara il regime Ue, Bce, banche, partito unico ed editori. Bisogna tornare ai tempi di Mussolini per trovare tanta tracotanza, illiberalita', poca trasparenza. di Luca Ciarrocca
Si allarga la protesta contro l'annunciato intervento dell'Agcom (il Garante delle comunicazioni) su Internet e il diritto d'autore: la rivolta si anima con la proclamazione della 'Notte della Rete'.
Marco Milanese (foto), deputato del PDL (la sua fidanzata Manuela Bravi e' capo ufficio stampa di Tremonti) ha fatto il nome del generale della Guardia di Finanza Michele Adinolfi durante un'interrogatorio dei pm Francesco Curcio e Henry John Woodcock. Adinolfi avrebbe fatto arrivare la soffiata sull'inchiesta a Luigi Bisignani tramite il proprietario di AdnKronos Pippo Marra.
Il ministro dell'Economia Tremonti e' odiato non per la crisi dell'euro, il declassamento generalizzato dell'Italia o il virus del debito pubblico. No: Tremonti e' odiato per la faccenda dei sussidi all'editoria. Come confermano qui due campioni dello pseudo-giornalismo sovvenzionato. Cento giornali rischiano di chiudere? Ottima notizia.
La Russa: "Faccia il ministro". Bossi: "Bastiamo io e Silvio". Berlusconi: "niente correnti". Il Senatur contro Alemanno: "Non fa niente".
Nel difendere il voto di fiducia il presidente del Consiglio usa toni perentori: "E' stato un atto di coraggio". Poi aggiunge: "Se il governo dovesse andare sotto, andiamo a casa". Ma Bossi e' contro il premier sul voto blidato.
Palazzo Madama ha approvato la legge piu' fascista di un governo italiano dai tempi del Duce. Di Pietro: «Resistenza permanente contro illeciti permanenti». I suoi avevano occupato i banchi del governo. Finocchiaro: "Massacro della libertà".
Tensione e volatilita' ai massimi assoluti, si direbbe in borsa. Una maggioranza cosi' illiberale non si vedeva dai tempi del Duce. Berlusconi "blinda" il testo sulle intercettazioni. Opposizioni all'attacco. I dipietristi occupano il Senato: «Fermare il dittatore». Il Pd accusa: Alfano aveva escluso il voto di fiducia. Ma il Guardasigilli replica: «La solita polemica strumentale».
