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I derivati viaggiano appena sotto la parita’ mentre in Europa si torna a temere che i governi non sappiano sistemare i propri conti. Barroso: debito pubblico elevato e’ antisociale. Oro in frazionale rialzo. Dollaro in calo.
L’agenzia di rating aveva annunciato alla fine di giugno di aver messo il giudizio del paese sotto revisione, aggiungendo che la valutazione si sarebbe conclusa entro tre mesi. Siamo dunque alla resa dei conti. E intanto gli spread dei periferici salgono.
Il ministro dell’Economia Giulio Tremonti e’ arrivato con due ore di anticipo alla riunione della task force Ue a Bruxelles. Problema: se passano le sanzioni ai paesi con debito eccessivo, per l’Italia sono guai serissimi, visto che siamo fuori da tutti i parametri con il nostro debito monstre da 1.8 trilioni di euro, oltre il 116% del pil. Servira’ una maxi-manovra da 130 miliardi? Attenzione ai CDS.
Lo ha detto il Commissario agli Affari economici e monetari, Rehn, precisando anche che non c’è alcun rischio di contagio per l’Italia da parte di Grecia ed Irlanda. Ma i timori sono sempre lì, come dimostra l’andamento degli spread.
L’articolo pubblicato dal Wall Street Journal ha prodotto i suoi effetti e a Piazza Affari si mettono in evidenza i cali di tutti i bancari. In generale le piazze finanziare europee incrementano le perdite dopo i dati tedeschi.
Fari anche sulla decisione della Banca centrale del Giappone di annunciare a sorpresa misure di politica monetaria espansive; dopo il forte rally dei giorni scorsi il rally dello yen si sfoga così un po’ e anche l’euro è debole (1,2715usd)
Rispetto ad altri paesi dell’area, il paese gode di un sistema bancario più solido e non ha problemi di debito privato. Ma ciò non significa che per il presidente della Comissione europea non ci sia dell’arduo lavoro da fare.
Un’intesa e’ molto “difficile, perche’ alcuni Stati membri dell’Unione europea hanno gia’ detto di non essere d’accordo”, secondo il presidente della Commissione europea Jose’ Manuel Barroso.
Il differenziale sul decennale Italia-Germania è sceso a 135, mentre quello Spagna-Germania è tornato durante la mattinata in prossimità dei 210 pb.
Indici sui massimi intraday. Bernanke: per gli Usa crescita nel 2010 e 2011 ma occhio alla disoccupazione. La Banca Mondiale rivede al rialzo le stime sul Pil cinese. Rally del petrolio, +3.9%. Giu’ l’oro.