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Iran lancia sottomarino durante esercitazione Usa nel Golfo Persico

Oltre al sottomarino dovrebbe esserci anche un cacciatorpediniere ma il comandante del Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche nega tutto “non stiamo effettuando alcuna esercitazione”

Arabia Saudita e petrolio: grande esportatore presto importatore netto

Problemi strutturali per il paese che produce 11,2 milioni di barili al giorno e contribuisce al 13% dell’offerta mondiale. Tra sussidi, consumi nel mercato interno e utilizzo per la produzione di energia.

Petrolio: l’Iran tagliera’ le esportazioni anche all’Italia

Teheran esporta 2,2 milioni di barili al giorno. Decisione in rappresaglia alle sanzioni con cui l’Occidente vuole obbligare Teheran a fornire piu’ informazioni sul programmia nucleare. Greggio Usa vola a $105.

L’Iran puo’ chiudere Stretto di Hormuz: petrolio visto a $150-200

Ma gli Usa interverrebbero per farlo riaprire: da li’ passano un quinto dei barili prodotti nel mondo. Intanto Teheran condanna a morte cittadino statunitense. L’analisi di Societe Generale.

Wall Street: investitori pronti a scommettere sulla Fed

Quarta sessione consecutiva di rialzi per gli indici Usa. Il Dow Jones cancella le perdite accumulate nel 2011. Gli investitori guardano avanti e snobbano anche le indicazioni negative che arrivano dal fronte economico.

Un’altra marea nera: la piu’ grave dal 2000. Stavolta e’ Shell nei guai

Shell al lavoro per riparare una crepa che sinora ha causato la dispersione di 1.300 di barili di petrolio dall’oleodotto Gannet Alpha. La quantita’ fuoriuscita nel mare del nord e’ contenuta se confrontata con quella del disastro del Golfo del Messico provocato dall’esplosione alla piattaforma BP, ma le conseguenze per le specie marine potrebbero essere devastanti.

Usa: torna l’incubo della marea nera

Circa un migliaio di barili di petrolio riversati da un oleodotto della Exxon Mobil nel fiume Yellowstone, in Montana. Nessu rischio esplosione. L’ultima catastrofe nell’aprile 2010 cambiò colore al Golfo del Messico.

Preparatevi all’imminente shock petrolifero globale

C’è qualcosa che non torna esaminando i dati diffusi recentemente dall’EIA. Al di lĂ  della speculazione, sono proprio i fondamentali a lanciare l’allarme su cosa accadrĂ  nel breve. E non illudetevi sull’eventuale rimpiazzo della produzione libica.

L’Asia riprende forza

Buone notizie dai fronti Europa, America e Cina. Ue e Fmi approvano il piano di austeritĂ  dal governo greco. Il premier cinese Wen Jiabao conferma: crescita intatta. Nikkei +0,85%, Shanghai +2,38%. Eurodollaro a $1,4265.

Sell off sul petrolio: a New York tonfo fino al 4,5%

Non solo la decisione della Fed di tagliare le stime sull’economia americana, ammettendo il deterioramento in corso. Il dato relativo alle richieste dei sussidi conferma il momento difficile per gli Usa, consumatore numero uno al mondo di greggio. E arriva anche la notizia dall’AIE.