Austria pagina 9
Effetti negativi dalla crisi del debito. Deterioramento delle condizioni di finanziamento, maggiore regolamentazione e rallentamento economico globale. Nel mirino anche 114 istituzioni finanziarie.
Prendono 16 mila euro al mese. Il problema è che i deputati guadagnano 3 mila euro in più dei colleghi europei in termini di stipendio però costano di meno in termini di assistenti. Sara’ la Camera a decidere.
Nel mese di agosto il tasso di disoccupazione giovanile, per eta’ compresa tra 15 e 24 anni, e’ aumentato ancora, dello 0,1 rispetto a luglio e di 0,8 rispetto all’anno prima. Stanno peggio le donne al Sud: numero di ragazze senza lavoro ai massimi dal 2004.
Conseguenza diretta del downgrade sul debito sovrano del nostro paese. Colpite Mediobanca, Bnl, Findomestic e Intesa SanPaolo, insieme alle controllate Banca IMI e BIIS, oltre alla Cassa di Risparmio di Bologna. Appello del presidente Abi.
Il calo del 25% della borsa francese potrebbe compromettere il piano di bilancio fiscale. C’e’ paura per il sistema finanziario. Servono aggiustamenti drastici alla manovra. Sarkozy: “Non finiro’ come Obama”. Ma per farlo e’ costretto a un giro di vite sui conti pubblici. Cds sotto attacco, ieri balzo di 15 punti e nuovo record. Rapporto debito/Pil all’81,7%, deficit/Pil al 7%, disoccupazione al 9,8% delle forze lavoro. Nel terzo trimestre crescita vista a un misero 0,2%. Altri tre paesi rischiano il downgrade.
Il banchiere centrale austriaco si dice convinto che il futuro vedrà un euro sempre più forte. “Si tratta di un problema del debito, non della valuta”. Attacco ai politici, che “tendono ogni volta a rendere la situazione drammatica”.
Il premier alla veneziana tra due sirenette a seno nudo, con un piatto di spaghetti e una pistola al centro dell’Italia. Questa la copertina del settimanale tedesco. “Ciao bella!” è il titolo. Nel sommario si legge: “I mercati finanziari internazionali hanno perso la fiducia nell’Italia. Dopo 17 anni di Berlusconi, il paese è pesantemente indebitato e maturo per un cambio di governo”.
L’incremento dei costi di finanziamento potrebbe avere forti ripercussioni sulle banche, rendendo più difficile invertire il calo dei profitti. Unica soluzione, deleveraging, ovvero riduzione di bond e prestiti in generale?
Critiche da tutti i fronti: banchieri, analisti, persino autorita’ omologhe. Chi ha condotto gli esami nell’occhio del ciclone: cambiamenti all’ultimo minuto. E i governi dovranno aiutare gli istituti di credito che non ce la faranno da soli a raccogliere nuovo capitale.
Riflettori puntati sul fronte macro. Attivita’ manifatturiera in Cina ai minimi di 2 anni. Commodity sotto pressione: greggio sotto $94. Stop dell’euro. Esaurita l’euforia per il voto in Grecia, che otterra’ fino a 85 miliardi di nuovi aiuti.