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Nonostante la crisi, il business continua a crescere con tassi a doppia cifra. Le case d’asta hanno registrato un +26% di fatturato.
Miliardari vendono a piene mani, per rifugiarsi in beni reali come oro e cash. Il fenomeno sta facendo volare i prezzi delle opere di arte di lusso.
Da Sotheby’s mezzo flop per arte impressionista e moderna. Dipinti e sculture di maestri come Degas, Renoir e Picasso offerti a prezzi troppo alti: 1/3 di invenduto. Comprano soprattutto gli asiatici.
Oggetti e case della settima edizione della famosa mostra di Milano, realizzati in anni di difficoltĂ economiche ma grande innovazione creativa.
Roma sarĂ costretta a liquidare il suo patrimonio artistico per far quadrare il bilancio?
Secondo i gestori nei prossimi dieci anni l’azionario renderà 4% all’anno. Bond e cash difficilmente faranno meglio. Di Alessandro Fugnoli
I 150 mila capolavori ritrovati a Monaco sono solo una piccola parte. Per ora ritrovati dipinti di Picasso, Chagall e Matisse.
La Francia insegna. I cittadini finanzieranno il restauro. E noi, con il nostro patrimonio a pezzi (leggi Pompei), dobbiamo per forza affidarci ai vari Della Valle?
A New York Lucio Caputo assegna il “GEI Friendship Award” a Richard Armstrong. Patrimonio artistico italiano rappresenta il 45% di quello mondiale: “andrebbe forse gestito collegialmente”. Presto museo Guggenheim anche ad Abu Dhabi.
Fino a settembre al British Museum una mostra sulla cittĂ antica quanto Roma. Sponsor Goldman Sachs. Per successo la terza di sempre per il museo: frutterĂ 7 milioni di sterline. L’Italia? Guarda impassibile.