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I popolarissimi Megaupload e Megavideo avrebbero “infranto numerosi diritti d’autore”. Il gruppo hacker non ci sta e rende inaccessibili pagine web, tra cui quella del Dipartimento di Giustizia Usa.
Creati piu’ posti del previsto nel settore privato. Ma gli altri dati macro sono tutti negativi. Ottava seduta in rosso. Il selloff ha anche motivi di carattere tecnico. Respira l’euro. Attesa per parole Ue sui mercati finanziari. Petrolio a $92. In chiusura Dow +0,25%, S&P +0,5%, Nas +0,89%.
Per la prima volta gli acquirenti provenienti dall’est hanno comprato più di tutti gli altri, guidati dalla debolezza della sterlina e da mercati domestici surriscaldati. Gli stessi londinesi contano ormai per una fetta minore del mercato.
Debutta la Facebook cinese. Notizie di fusioni societarie fanno dimenticare la delusione per la crescita inferiore alle attese al personale. Tracollo dell’argento. Euro sopra $1,49.
Camusso: i negozi devono restare chiusi. Via libera dal Comune di Milano anche agli Ipermercati fuori dal centro storico. Tutte le sigle sindacali: “Se la decisione non cambia incroceremo le braccia”.
Molto richieste le BofA dopo che l’istituto ha varato un piano di buyback e di innalzamento del dividendo. In denaro anche tlc e industriali. Energetici pagano il calo del greggio. Si spera in una soluzione pacifica in Libia.
Scoppia la guerriglia al Cairo tra manifestanti e filo-governativi. Il mercato ha paura. A nulla serve il bel dato sul lavoro nel settore privato. I listini tirano un po’ il fiato dopo aver toccato i massimi di due anni e mezzo.
Piazza Affari chiude con un buon rialzo, mentre il resto delle piazze finanziarie del continente fa fatica. Materie prime favorite dal maltempo in Australia e in America. Timori per le sorti dell’Egitto e l’eventuale effetto domino sulla regione araba.
Seduta nervosa: gli investitori tengono d’occhio i nuovi sviluppi sul fronte egiziano, dove si segnalano centinaia di feriti per gli scontri nelle strade. Inutile la lettura migliore delle attese del rapporto mensile sul settore privato.
Dopo aver chiuso sui livelli piu’ alti da meta’ 2008, il mercato arranca. Questo nonostante una situazione di miglioramento del lavoro e una serie di trimestrali convincenti.