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Euro sotto pressione: la revisione al ribasso delle stime sull’inflazione vanifica l’effetto positivo del primo passo verso l’addio al bazooka monetario.
La Bce ha mantenuto invariato allo zero percento i tassi di interesse guida. Si tratta del minimo storico. Rimane dove stava prima dell’inizio della riunione di politica monetaria di marzo anche il tasso marginale (0,25%) e il tasso sui depositi (-0,4%). Mario Draghi e soci hanno mantenuto lo status quo anche sul programma di acquisto
Cresce l’attesa dei mercati per l’ultima riunione della Fed sotto Janet Yellen. Cosa si aspettano gli esperti dei mercati
Sul fronte obbligazionario i bond governativi dell’area euro stanno tornando alla normalità, con i rendimenti a cinque anni dei Bund che non sono più negativi. Ieri hanno oltrepassato lo zero per la prima volta da fine 2015. È un cambiamento radicale rispetto a due anni fa, quando le misure di stimolo monetario straordinarie e i
Li ha elencati ieri il capo economista dell’istituto di Francoforte, Peter Praet.
Quando le banche centrali staccheranno definitivamente la spina, la capitalizzazione di mercato rischia di essere dimezzata.
Nessuna grande sorpresa dalla Bce: nella prima riunione dell’anno Mario Draghi ha deciso di mantenere invariati i tassi guida, che dovrebbero rimanere ai minimi storici per tutto il 2018. Al contempo la Bce ha confermato il processo di normalizzazione della politica monetaria. Il tapering continua ma nel suo comunicato la Bce, evidentemente preoccupata per la