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Secondo l’agenzia di rating, “la natura degli aggiustamenti fiscali nel 2020 resta incerta e le tensioni con la Commissione si ripresenteranno”.
L’outlook rimane negativo. Per l’agenzia di rating la politica di bilancio del governo ha contribuito a portare il Paese in recessione.
L’analisi condotta tra il 2012 e il 2018 riguarda anche violazione delle sanzioni commerciali imposte dagli Usa nei confronti degli Stati-canaglia.
Anche gli analisti di S&P hanno tagliato le stime sul Pil Italia. Nel 2019, si legge in un report di ieri dedicato all’Eurozona, l’aumento della crescita è stato rivisto allo 0,1%, dallo 0,7% previsto a dicembre, con il nostro Paese che si conferma fanalino di coda dell’area euro. Nel 2020 la crescita si fermerĂ allo 0,6%,
Meglio andrĂ nel 2020, quando si attende una crescita dello 0,8%. Alla base del rallentamento, il calo della domanda interna.
L’agenzia di rating esclude per ora un peggioramento del giudizio nei confronti del debito sovrano. Ma la situazione resta sotto osservazione.
Per l’agenzia di rating, Roma dovrĂ affrontare sfide significative, legate piĂą a sviluppi sul fronte economico e politico interno. AndrĂ meglio a Spagna e Portogallo.
La guerra commerciale metterĂ un freno alla crescita mondiale nel 2019 e 2020, che passerĂ a poco meno del 2,9% dal +3,3% stimato nel 2017 e 2018. Sono le stime di Moody’s che, in un rapporto pubblicato ieri, osservano come l’aumento delle tensioni sui dazi avranno un impatto contrario non solo sulla crescita negli Usa e
Per l’agenzia di rating, la Gran Bretagna rischia anche un downgrade del rating e un aumento della disoccupazione
L’agenzia americana conferma il rating sovrano dell’Italia a BBB, ma outlook passa a negativo