(Teleborsa) – Anche in questa settimana il sentiment del mercato obbligazionario americano è dettato dalla Federal Reserve. Nell’ottava da poco conclusa, il contratto sul principale Gov’s americano ha registrato un movimento contrastato con la cautela che ha dominato sugli investitori in attesa della riunione del Fomc, che inizia oggi e terminerà domani. Un comportamento comprensibile vista la situazione di incertezza che gli operatori stanno vivendo ultimamente, cercando di capire quanta liquidità la Fed spargerà nel sistema e il modo in cui procederà. Il future ha chiuso così l’ottava scorsa a 130,93 punti mettendo a segno una performance settimanale negativa dello 0,99% dopo aver toccato il bottom 129,65. Per le prossime sedute va posta particolare attenzione all’area di supporto vista a 129,46 con target successivo stimato a 128,73. Resistenza a 131,86.
Se vuoi aggiornamenti su T-Bond Future, settimana all'insegna della Fed inserisci la tua email nel box qui sotto:
Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi dell'informativa sulla privacy.
Abbiamo ricevuto la tua richiesta di iscrizione. Conferma la tua iscrizione facendo clic sul link ricevuto via posta elettronica.
Se vuoi ricevere informazioni personalizzate compila anche i seguenti campi opzionali.
Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi dell'informativa sulla privacy.
Ti potrebbe interessare
Intesa San Paolo ha reso noto questa mattina la nuova organizzazione del gruppo.
Novità importante nel mondo della consulenza finanziaria italiana. Oggi Azimut Holding ha annunciato il lancio di una nuova banca digitale prevedendo lo spin off di parte della sua rete di consulenti finanziari. Un’operazione che dovrebbe concludersi con la quotazione a Piazza Affari della nuova società indipendente dal Gruppo Azimut entro quest’anno. Vediamo tutto nell’analisi. Il
Il manager tornato a capo della banca elvetica in occasione della fusione con Credit Suisse si conferma il manager più pagato del comparto bancario europeo