(Teleborsa) – Nella settimana appena conclusa il future sul T-Bond fa un passo in avanti seppur limitato, condizionato dall’andamento non proprio negativo del mercato azionario Usa. Il contratto sul principale Gov’s americano, ha beneficiato in parte della conferma del Presidente della Fed, Bernanke, di tassi bassi ancora a lungo, in un quadro economico che permane incerto. La curva dunque rompe al rialzo le tre medi mobili a 21, 34 e 55 giorni e rivede i massimi di inizio mese aiutata anche da un considerevole aumento dei volumi. Il derivato chiude l’ottava a 117,68 punti dopo essere salito fino al top 118,56 e mette a segno una performance settimanale positiva dell’1,13% a fronte di quella mensile negativa dello 0,40%. Per le prossime sedute va posta particolare attenzione all’area di resistenza vista a 118,70 con target successivo stimato a 119,22. Supporto a 117,03.
Se vuoi aggiornamenti su T-Bond Future, in settimana scorsa riprende a salire inserisci la tua email nel box qui sotto:
Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi dell'informativa sulla privacy.
Abbiamo ricevuto la tua richiesta di iscrizione. Conferma la tua iscrizione facendo clic sul link ricevuto via posta elettronica.
Se vuoi ricevere informazioni personalizzate compila anche i seguenti campi opzionali.
Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi dell'informativa sulla privacy.
Ti potrebbe interessare
Dopo l’open banking, l’industria finanziaria si apre all’open finance, creando nuove opportunità per i consulenti finanziari. Tra le sfide chiave identificate per una crescita sostenibile, l’open finance rappresenta un’opportunità per migliorare la consulenza finanziaria.
Da tempo il governatore della FED, Jerome Powell, segnala che la Fed sarà pronta a tagliare i tassi solo quando avrà maggiore fiducia su un calo dell’inflazione. E questo momento, a quanto pare, non sembra ancora arrivato. Al contrario Lagarde (BCE) va avanti sulla strada indicata, ovvero quella di un primo taglio a giugno
Mentre il debito tocca nuovi record negativi, la crescita dell’economia italiana segna il passo: nel 2025, secondo l’istituto di Washington, la crescita del Pil non andrà oltre lo 0,7% (in linea con il 2024), la metà di quella francese.