Economia

Svizzera non esclude controllo capitali se crisi Ue peggiorasse

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

Roma – La Svizzera non sta a guardare e prepara le contromisure in caso di aggravarsi della crisi in corso nell’Eurozona. Un team di esperti richiesto dal governo starebbe, tra le varie misure, studiando la possibilità di introdurre un feroce controllo sui capitali per evitare un eccessivo apprezzamento del franco svizzero in caso di tracollo dell’euro.

“Il team che abbiamo formato studia i vari metodi a disposizione per frenare il rafforzarsi del franco, attraverso un approccio che vede coinvolti congiuntamente governo e banca centrale”, avrebbe detto Thomas Jordan, Presidente della Swiss National Bank (SNB), secondo quanto si legge nell’intervista pubblicata dal giornale SonntagsZeitung.

“Dobbiamo essere pronti all’evenienza di un crollo dell’Unione monetaria europea, sebbene non è l’evento che consideriamo più probabile”, conferma Walter Meier, portavoce della SNB.

Già lo scorso dicembre il ministro delle Finanze Eveline Widmer-Schlumpf aveva svelato i piani del governo e la formazione di una task force per studiare ogni eventualità per contrastare il rafforzarsi del franco svizzero, anche l’introduzione di tassi di interesse negativi.

Da mesi ormai l’istituto centrale elvetico, per proteggere la crescita economica interna, continua a intervenire per evitare che il rapporto con l’euro scenda al di sotto del valore prefissato a CHF 1,2000.