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Svezia: Scania, Man conferma l’Opa

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Malgrado l’offerta di 9,6 miliardi di euro per il rilevamento di Scania sia già respinta dal management e dagli azionisti svedesi del gruppo, la tedesca Man si dichiara fiduciosa di poter realizzare l’acquisizione. Come riportato da WirtschaftsWoche on-line, il presidente del gruppo Man, Hakan Samuelsson, in una conferenza di analisti ieri mattina dichiara: “Quando gli azionisti avranno esaminato attentamente la nostra offerta, alla fine decideranno di accettarla”. Samuelsson, che rende noto tramite Bloomberg News di essersi assicurato già la quota corrispondente al 5,8 per cento dei diritti di voto di Scania detenuta dalla francese Renault, ribadisce inoltre: “Noi non abbiamo intenzione di modificare la nostra offerta nella sua composizione di contanti e azioni”, aggiungendo che “le due imprese vanno benissimo insieme e sono collegate da un’analoga cultura aziendale e tradizione di engeenering”. La casa automobilistica transalpina conferma l’accordo con Man per la cessione della quota detenuta nella società svedese. Renault detiene il 2,8 per cento del capitale di Scania e il 5,18 dei diritti di voto.
Man già riceve domenica scorsa, in serata, l’informazione che il management di Scania avrebbe rifiutato l’offerta presentata ufficialmente ieri mattina dal gruppo tedesco. Man offre per ogni azione di Scania 0,151 azioni proprie, nonché una componente in contanti di 38,35 euro, pari complessivamente 9,6 miliardi di euro. Tale offerta viene respinta prima dall’azionista Investor, controllato dalla famiglia Wallenberg, che detiene una quota del 9,7 per cento e controlla il 29 per cento dei diritti di voto, in quanto non corrisponderebbe al valore della società. E poi anche dall’altro azionista di riferimento, la tedesca Volkswagen che, con una partecipazione di circa il 18 per cento, controlla il 34 per cento dei diritti di voto.