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Studio: con la Marijuana si può combattere il cancro

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New York – Chi l’avrebbe mai detto? La marijuana potrebbe rivelarsi uno strumento ideale per combattere il cancro visto la sua capacità di reagire contro le forme più aggressive della malattia.

Il San Francisco Chronicle parla delle evidenze preliminari di una ricerca condotta da due scienziati del San Francisco’s California Pacific Medical Center Research Institute la quale ha dimostrato che la sostanza psicotropa contenuta nella pianta ha la capacità di “spegnere” l’attività di un gene responsabile della metastasi nel cancro al seno ed in altre malattie. Lo studio conferma che l’erba avrebbe un effetto simile sui topi. Il prossimo passo sarà quello di compiere dei test sugli esseri umani.

IL RUOLO DELLA PROTEINA ID-1 – Sean McAllister, uno dei due responsabili della ricerca insieme a Pierre Desprez, ha spiegato che le evidenze sono concrete, il tutto senza conseguenze tossiche. I cannabinoidi quindi saranno in grado di inibire le metastasi. Desprez nei suoi studi si è focalizzato sulle funzioni della proteina ID-1, molto importante nello sviluppo embrionale. Dopo questo periodo generalmente si spegne e resta così. In laboratorio si è accorto che se la proteina ID-1 resta attiva, questa scatena una reazione simile ad una metastasi cancerosa. Diventano pazze, per usare le parole di Desprez said.

IL RUOLO DEI CANNABINOIDI – Questo vuol dire che queste iniziano a muoversi invadendo altri tessuti, come le metastasi. I test hanno dimostrato che questi ammassi sono caratterizzati da una grande attività della proteina ID-1, confermando che questa ha un ruolo fondamentale nello sviluppo di un tumore. McAllister invece si è concentrato sugli effetti dei cannabinoidi. Già si sapeva che il Thc avesse una funzione anti-cancro, ma nessuno si era mai preoccupato di controllare l’oggetto di questo studio. I due si sono messi insieme ed hanno unito le loro conoscenze con l’obiettivo di comprendere la funzione di particolari cellule tumorali del seno, tutte caratterizzate da alti livelli di proteina ID-1 al loro interno.

ADDIO TUMORE – Una volta venute a contatto con la sostanza, queste cellule, che rappresentano il 15 per cento dei tumori al seno riscontrati nelle donne, non solo hanno interrotto il loro processo “pazzo”, ma sono tornate immediatamente a funzionare regolarmente. Insomma, le metastasi si bloccano, e questo potrebbe riguardare anche altri tumori caratterizzati dalla presenza della proteina ID-1 come nel caso di pancreas, fegato, ovaie, cervello, polmoni.

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