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Stress da lavoro costa 20 mld l’anno: vincerlo aumenta la produttività

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New York – Combattere lo stress da lavoro correlato oltre a incide favorevolmente sul livello di benessere psicologico del dipendente abbassa allo stesso tempo la soglia di assenteismo, con conseguente rilancio della produttività del 27%.

A rivelarlo è un’indagine della Fiaso, la Federazione di Asl e Ospedali, che ha studiato il fenomeno e messo in atto la cura per combatterlo, partendo da un campione rappresentativo di quindici aziende sanitarie.

I risultati sono sorprendenti: far lavorare i propri dipendenti in un clima più favorevole paga, visto che il numero di ”stressati” in ufficio o in corsia è sceso ben al di sotto della soglia del 10%, contro un buon 25% di partenza.

Che è poi la media europea dei lavoratori colpiti da quella sindrome da stress correlato al lavoro che alle economie dei Paesi UE costa ben 20 miliardi di euro l’anno, tra calo della produttività e le giornate di malattia (circa il 60% del totale).

Più in generale, in una scala da 1 a 5, dalla ricerca emerge che ad influenzare maggiormente lo stato di benessere sul lavoro ci sono i valori legati alle capacità lavorative, come l’abilità (4,26) e la capacità di utilizzare risorse proprie (4,20). Mentre il fattore di disagio lavorativo per eccellenza è rappresentato dagli eccessivi carichi di lavoro (3,57).