(WSI) – Quotati massicciamente sul mercato tra il 2006 e il 2007 e pesantemente colpiti dal crollo avvenuto tra il 2008 e i primi mesi del 2009, i Twin Win hanno pagato dazio nell’ultimo anno suscitando ben poco interesse tra gli investitori che seguono il segmento di mercato dei certificati di investimento. La diffidenza verso questa particolare tipologia di prodotto, proposto all’epoca come strumento utile per tutte le stagioni, è figlia dello tsunami che si è abbattuto sulle barriere provocando cocenti delusioni tra tutti coloro che avevano creduto realmente di poter guadagnare indifferentemente dal rialzo o dal ribasso del mercato.
Ciò che non era stato opportunamente considerato ( ma oggi è facile a dirsi ) è che in quei periodi i mercati erano sui massimi degli ultimi anni e che pertanto, barriere fissate ad una distanza del 20 o 30%, sarebbero state spazzate via al primo serio ribasso. Oggi le condizioni di mercato, nonostante il forte recupero innescato dai minimi di marzo 2009, appaiono decisamente diverse e così è possibile tornare a guardare con sufficiente serenità ai Twin Win.
Sul mercato di Borsa Italiana, Banca IMI ne ha quotati tre negli ultimi giorni: uno sull’indice Eurostoxx 50 per investire sul mercato azionario del Vecchio continente, e due sui titoli Enel ed Eni. Il Twin Win sull’indice Eurostoxx 50 presenta un livello strike a 2898,36 punti e alla scadenza del 28 giugno 2013 riconoscerà il rimborso del nominale maggiorato dell’intera variazione dell’indice a partire da tale livello se questa sarà stata positiva.
In caso di variazione negativa, questa verrà semplicemente invertita di segno, generando ad esempio un guadagno del 30% in caso di ribasso del 30%, se nel frattempo non sarà mai stato quotato dall’indice un livello pari a 1594,10 punti, ovvero se l’indice non avrà mai perso più del 45% dai livelli di partenza.
In caso di violazione, il certificato non farà altro che adattarsi all’andamento dell’indice rimborsando un importo calcolato moltiplicando il livello finale del sottostante per il multiplo fisso 0,034502. Come si sarà compreso, il Twin Win offre all’investitore incerto sul da farsi l’opportunità di stare con il piede in due scarpe: da una parte si ha infatti la possibilità di partecipare integralmente al rialzo dell’indice senza alcun limite e dall’altra ci si garantisce un’opzione reverse che permetterà di trarre profitto anche dal ribasso del mercato, purché limitato entro il 45%.
Con il Twin Win su Eni, alla scadenza verrà riconosciuto interamente il rialzo del titolo superiore allo strike posto a 17,46 euro, indipendentemente da ciò che accadrà nel durante, mentre in caso di ribasso il ribaltamento si otterrà solo a patto che non venga mai quotato dall’azione il livello di 10,13 euro ( distante 42 punti percentuali dai livelli attuali ).
Infine, il Twin Win su Enel premierà indistintamente i possessori se nel corso dei tre anni e tre mesi che conducono alla scadenza non saranno raggiunti i 2,49 euro della barriera. Il risk buffer è al momento del 40%, il che vuol dire che fino a quando Enel non perderà il 40% dai livelli attuali si sarà certi di ottenere dal certificato un risultato positivo. In tutti e tre i casi va considerato che le barriere sono posizionate al di sotto dei minimi di marzo 2009 e che, per beneficiare dell’opzione Twin Win, occorre rinunciare implicitamente ai dividendi che il sottostante distribuirà fino alla scadenza.
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