Gli azionisti dovranno approvare tutti i piani sulle opzioni sui titoli ai dirigenti delle aziende.
E’ quanto propone Harvey Pitt, presidente della Securities and Exchange Commission (la Consob americana).
Preoccupato da un crescente trend che va a premiare i dirigenti sulle performance di breve termine, Pitt suggerisce che i consigli di amministrazione richiedano ai dirigenti di dimostrare il successo delle performance sul lungo termine prima di accordare l’esercizio delle opzioni.
La decisione di assegnare le opzioni dovrebbe essere approvata da un comitato apposito.
“La chiave, nella mia visione, e’ di assicurate che, se una societa’ sceglie di assegnare opzioni sui titoli ai manager al fine di creare incentivi per aumentare il valore del gruppo, le opzioni servano proprio a tale compito, piuttosto che a creare un immeritato guadagno per i manager”, ha spiegato Pitt.
Tradizionalmente, le opzioni sono finalizzate ad allineare gli interessi (obiettivi) del management con quello degli azionisti, ma come il tracollo del colosso energetico Enron dimostra, l’esercizio delle opzioni sui titoli puo’ avere un esito molto diverso.
La riforma delle opzioni sui titoli potrebbe essere parte dei nuovi standard di ‘corporate governance’ al New York Stock Exchange e al Nasdaq per migliorare i codici di condotta delle societa’.
Come richiesto dalla Sec, il NYSE e il Nasdaq stanno infatti facendo una revisione della ‘corporate governance’ e degli standard di ammissione e appartenenza dei titoli ai listini, compresi i requisiti di dirigenti e direttori delle aziende.