STMicroelectronics, società italo-francese che produce semiconduttori, giovedì renderà noti i risultati del 2000 e gli analisti sentiti da WallStreetItalia prevedono una crescita dell’utile netto tra 255% e il 274% rispetto al 1999.
Le previsioni sono positive anche per il 2001 con una crescita dell’utile netto del 23% rispetto al 2000, anche se gli analisti sono cauti: i numeri sono stimati in ulteriore crescita, “ma inferiori a quanto ci aspettavamo sei mesi fa”, a causa del rallentamento economico e dei numerosi profit warning delle aziende che producono personal computer, soprattutto negli USA. Questo perchè i produttori di personal computer sono tra i maggiori compratori di semiconduttori.
“E’ essenziale vedere l’outlook della società per quest’anno”, dicono gli analisti.
Utile netto
“Riteniamo che nel 2000 debba attestarsi a $1,5 miliardi,” con un incremento del 274% rispetto all’anno precedente, dice l’analista di una primaria Sim milanese che anticipa per il 2001 una previsione di $1,8 miliardi, in crescita del 23%.
I conti di STM sono espressi in dollari, in quanto acquisti e vendite di seminconduttori avvengono in quella valuta.
Leggermente inferiore la stima di Antonio Ranieri, analista di Uniprof, per il 2000: “calcoliamo $1,4 miliardi contro i precedenti $547 milioni.” Un aumento comunque del 255%.
Fatturato.
“Stimiamo un fatturato per il 2000 pari a $7,8 miliardi, in aumento del 55% rispetto al 1999”, afferma l’analista della Sim di Milano. STM nel 1999 ha fatturato $5 miliardi.
Per il 2001 “ci aspettiamo un fatturato di $9,5 miliardi, in crescita del 21%”.
La previsione di ricavi per $7,8 miliardi è condivisa da Antonio Ranieri, analista di Uniprof: “è stato un business in espansione su un mercato ampio e non così dipendente dai Pc come per altri concorrenti europei,” come la tedesca Infineon.
Target price
“Per noi oggi è di €70 a dodici mesi”, afferma l’analista della primaria Sim.
L’analista di Uniprof non fornisce target-price, ma afferma: “per me il titolo è outperformer rispetto ad altri nel comparto dei semiconduttori”.
I due analisti spiegano la forte spinta del 2000 con l’aumento delle vendite nel settore delle telecomunicazioni, soprattutto per i cellulari, e nell’elettronica di consumo per i leggi dischi DVD e per le apparecchiature che permettono di vedere la televisione via satellite o navigare su Internet via satellite.
Le perplessità per il 2001 nascono dal fatto che si attende un calo della richiesta di semiconduttori.
“Lo scorso anno gli ordini furono, per STM come per altri, superiori alla capacità di evaderli, complice anche l’effetto millennium bug; ora – sottolinea Ranieri – si tratta di vedere se non succederà il contrario”.
Quanto all’analista della primaria Sim, aggiunge un fattore psicologico: “a differenza di altre aziende del settore, finora STM non ha lanciato profit warning. Per la legge delle probabilità è possibile che ora tocchi a lei”.
Un punto a favore per STM è che solo il 22% del fatturato del 2000 (e il 19% del 2001) viene dalla vendita di semiconduttori per pc e dalla vendita a clienti americani, i settori dove si stima una contrazione della domanda quest’anno. Il primo cliente di STM è infatti Nokia, mentre i settori nei quali spazia maggiormente è quello dei telefonini, delle stampanti e dei video.