Stmicroelectronics conferma il forte ribasso dimostrato fin dall’inizio della seduta, amplificato poi a metà mattina sulla scia del warning lanciato da Nokia.
Il titolo a Piazza Affari perde in questo momento il 3,61% a €36,35, ma ha toccato un minimo di €35,80 intorno alle 12:30 italiane. L’apertura era avvenuta a €37,40. La chiusura di ieri a €37,71.
Stmicroelectronics segna un ribasso analogo anche a Parigi, dove pure è quotata come a New York. Sul listino francese quota €36,27 con un calo del 3,92%.
In sostanza le azioni del gruppo italo-francese che produce semiconduttori sta sottoperformando l’eurostoxx di settore: i tecnologici europei segnano infatti un calo del 2,72%.
Ma del resto non si può dimenticare che Stm è il primo fornitore di Nokia, che acquista chip per i suoi telefoni cellulari.
Il fatto che il colosso finlandese abbia rivisto al ribasso le sue stime di fatturato per il 2002 ha dunque indotto gli investitori a uscire dal titolo.
Il contesto non è stato certo migliorato da altri dati negativi, provenienti questa volta dal gigante tedesco del software, Sap.
Nel resto d’Europa sono comunque pesanti anche altri titoli legati al comparto tech: Infineon che cede l’1,50% a €23,59; Siemens con -1,50% a €69,40.
Il mercato è convinto che le tensioni sul titolo Stm non siano finite. Per mercoledì sono infatti attesi i dati sulla sua trimestrale. E già lunedì sarà la volta della svedese Ericsson a presentare i conti.
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