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Stato di emergenza in Bahrein, chiusa la Borsa

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Tel Aviv — Stato di emergenza in Bahrein, legge marziale e chiusura della borsa azionaria locale, mentre le forze di polizia hanno lanciato un massiccio attacco contro le forze ribelli nella capitale Manama. Il bilancio della giornata e’ di sei morti. In un video (VEDI SOTTO) si vedono le forze di polizia uccidere uno dei manifestanti.

Centinaia di agenti delle forze anti-sommossa hanno dato stamani l’assalto ai manifestanti sciiti accampati dal 19 febbraio scorso in piazza della Perla a Manama per chiedere le riforme. Arrivati con carri armati, veicoli da trasporto truppe e pullman, i poliziotti hanno lanciato decine di candelotti lacrimogeni. Dalla zona degli scontri si è levata una colonna di fumo. Secondo un parlamentare dell’opposizione cinque persone sono state uccise e decine sono rimaste ferite. Alcuni dimostranti avrebbero investito un poliziotto con un’auto.

I dignitari sciiti del Bahrein – governato da una dinastia sunnita mentre gli sciiti sono la maggioranza – hanno rivolto nella notte un appello alla comunità internazionale e al mondo musulmano perché intervenissero per evitare un ”orribile massacro” nel regno. Ieri il re ha proclamato la legge marziale, il giorno dopo l’arrivo in suo aiuto di truppe saudite 1 e di altri Paesi del Golfo. Un manifestante è stato ucciso nella serata di ieri in scontri con le forze di sicurezza nel villaggio sciita di Sitra, a 15 chilometri a sud di Manama. Le truppe del Golfo dispiegate nel Bahrein appartengono allo ‘Scudo della penisola’, una forza comune ai Paesi del Consiglio di cooperazione del Golfo (Ccg), di cui fanno parte Arabia Saudita, Bahrein, Emirati Arabi Uniti, Oman, Qatar e Kuwait.