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(WSI) –
Oggi in area euro è atteso il dato relativo allo Zew per il mese di ottobre ed alla produzione industriale di settembre. Lo Zew dovrebbe registrare un miglioramento dopo la forte flessione di settembre, grazie al calo del prezzo del petrolio ed al recente deprezzamento dell’Euro. Attesi inoltre i dati finali sui prezzi al consumo di settembre, dati che dovrebbero confermare il rallentamento dell’inflazione così come anticipato dalla stima flash di Eurostat.
Negli Usa la giornata odierna sarà ricca di eventi, tra i quali i più importanti saranno i prezzi alla produzione, i flussi degli investitori stranieri, la produzione industriale e la fiducia del settore immobiliare.
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Tassi di Interesse: in area euro ieri i tassi di interesse non hanno registrato variazioni degne di nota in una sessione senza grossi spunti dal lato macro. Pressoché invariata la pendenza di curva sul tratto 2-10 anni mentre continuano a scendere le breakeven inflation nell’attesa di conoscere i dati definitivi sui prezzi al consumo per il mese di settembre in diffusione oggi. Nella giornata odierna l’andamento dei tassi di mercato risentirà dei dati in calendario sia in area Euro che negli Usa con la possibilità di un nuovo rialzo dei rendimenti.
Per oggi la resistenza sul tratto decennale si colloca a 3,86%. In Usa la seduta di ieri è stata caratterizzata da tassi in lieve flessione, con gli operatori che sono rimasti in attesa dell’ondata di dati macro in calendario oggi. La pendenza sul tratto 2-10 anni è rimasta pressoché invariata. Oggi la seduta potrebbe essere alquanto volatile nel corso del pomeriggio, e qualora uscissero dati che lasciano presagire un’economia Usa più forte delle attese, il tasso di rendimento decennale potrebbe salire oltre il 4,80% fino al successivo livello di 4,84%.
Valute: Euro/Dollaro stabile in attesa degli innumerevoli dati di oggi che potrebbero renderlo alquanto volatile. Sul mercato dei cambi la seduta di ieri è stata caratterizzata dall’apprezzamento dello Yen, in seguito alla dichiarazione della banca centrale russa, che ha annunciato di aver cominciato ad acquistare Yen per diversificare le proprie riserve forex. Il dollaro si è indebolito anche nei confronti dell’Euro chiudendo la sessione a 1,2505. Qualora i dati relativi all’acquisto di asset statunitensi da parte di investitori stranieri dovessero deludere le attese di mercato potrebbero realizzarsi nuove vendite per il biglietto verde.
Materie Prime: il prezzo del greggio Wti ieri ha chiuso la sessione in prossimità dei 60 $/b dietro la speculazione che i membri Opec giovedì si accorderanno per un taglio della produzione effettiva di 1 Mln b/g e dietro l’attesa di un aumento della domanda di heating oil a causa delle temperature in Usa più basse della media. Intanto l’Opec nel suo bollettino mensile ha abbassato le stime di crescita della domanda mondiale di greggio. Nel 2006 dovrebbe attestarsi a 84,2 Mln b/g con un rialzo di 1,1 Mln b/g rispetto al 2005 e 100.000 in meno rispetto ala stima di settembre. In rialzo il comparto degli industriali. Il prezzo del nichel ieri ha guadagnato oltre i 3%, registrando il livello più alto degli ultimi 19 anni dopo che un blocco all’attività di due miniere ne ha ridotto l’offerta. Il prezzo del rame è invece cresciuto del 4,75% e dell’alluminio dell’1,97%.
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