Società

Stati Uniti, altro che ripresa, cresce il rischio di una nuova recessione

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New York – Gli ultimi dati macro giunti dagli Stati Uniti sono stati incoraggianti e hanno sostenuto il recente rally dell’azionario. Ma ciò non toglie che i pericoli nel medio periodo siano finiti per la più grande economia al mondo.

Gli analisti dell’agenzia di rating Standard & Poor’s rivedono infatti al rialzo la probabilità di una nuova recessione, al 25%. La crisi in corso nell’Eurozona e la revisione della spesa verso fine anno i due principali fattori di rischio.

“L’attività economica del paese ha registrato una contrazione rispetto alla prima parte del 2012”, scrivono gli analisti di S&P nel report. “Allo stesso tempo possibili effetti contagio dalla crisi del debito in Europa e il possibile impatto del fiscal cliff (taglio della spesa e degli incentivi fiscali verso fine anno), oltre ai pericoli di un brusco rallentamento economico in Cina, pongono una serie di incertezze sulle prospettive dell’economia Usa”.

Nel secondo trimestre 2012 l’economia Usa è cresciuta +1,5%, variazione inferiore rispetto allo scorso anno. A preoccupare inoltre il fatto che il tasso di disoccupazione non riesce a scendere al di sotto dell’8%.