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Spread Italia-Germania sale oltre i 160 punti

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(WSI)- Tassi di interesse: in area Euro i tassi di mercato governativi e swap sono saliti su tutta la curva lasciando lo spread sul tratto 2-10 anni poco variato. Questa mattina sono invece in lieve calo. Spread in allargamento sui periferici con il differenziale Italia-Germania tornato sopra 160 pb e quello spagnolo sopra 225.

Trichet durante un’intervista a Bloomberg ha ribadito che la Bce farà tutto il necessario per preservare la stabilità dei prezzi e che al momento il livello dei tassi resta appropriato. In merito all’acquisto di bond da parte del fondo Efsf, Trichet ha affermato che è un’ipotesi che potrebbe rivelarsi utile in alcune circostanze, ribadendo la richiesta di estendere e rendere più flessibile il fondo di salvataggio.

Quaden, membro Bce e governatore della Banca Centrale belga ha dichiarato che la responsabilità dell’istituto è quella di vigilare affinché non si manifestino gli effetti secondari dell’aumento dell’inflazione, come un aumento dei salari e che se necessario l’istituto è pronto ad intervenire sui tassi.

Le aste di ieri si sono concluse con una buona domanda dei titoli a breve termine italiani, mentre in Germania l’asta sul titolo a trent’anni ha registrato una domanda inferiore all’offerta. Oggi sempre in Italia è attesa l’emissione del titolo legato all’inflazione a cinque anni per 2-3 Mld€.

Negli Usa tassi di mercato in rialzo in particolare sulla parte lunga della curva a causa del buon dato relativo alle vendite di nuove abitazioni a dicembre (rialzo mensile maggiore dal 1992) ed al comunicato della Fed.

La banca centrale ieri ha confermato di proseguire con l’acquisto di 600 Mld$ di Treasury fino a giugno, facendo capire che sebbene l’economia stia recuperando, la velocità del recupero non è sufficiente a far calare rapidamente il tasso di disoccupazione. Inoltre nonostante l’aumento dei prezzi delle commodity, le aspettative di inflazione sono ritenute stabili e questo contribuisce a garantire un livello di Fed Fund eccezionalmente basso per un esteso periodo di tempo.

La decisione è stata unanime nonostante alcuni discorsi non favorevoli al QE2 da parte di nuovi membri (Fisher e Plosser) nella parte finale del 2010. Chiusura positiva per le borse con il Dow Jones Industrial Average che ha toccato quota 12.000 per la prima volta dal giugno 2008. Questa notte il rialzo è proseguito sui mercati asiatici, con le principali borse dell’area che hanno chiuso positive, in particolare gli indici cinesi. Ieri si è invece assistito al maggiore calo della borsa egiziana dal 2009 a causa delle tensioni nel paese.

Valute: euro/dollaro in calo questa mattina dopo la notizia del downgrade del rating del Giappone da AA a AA- da parte dell’agenzia di rating S&P. L’outlook è giudicato stabile. Il cross resta comunque in prossimità dei massimi da 2 mesi intorno all’area di resistenza 1,37.

Oggi sarà da monitorare il dato relativo all’inflazione tedesca poiché, qualora uscisse oltre consenso, potrebbe dar luogo ad una spinta rialzista sul cross. Deprezzamento dello yen questa mattina dopo la notizia del downgrade. Verso euro la resistenza si colloca a 113,70, livello da dove passa la media mobile esponenziale a 200 giorni. La resistenza sul dollaro/yen si colloca a 83,20.

Materie Prime: giornata positiva per tutte le commodity all’interno dell’indice GSCI. Ancora in forte rialzo il settore agricolo con il cotone (+3,1%) che ha raggiunto nuovi massimi storici su attese di una forte domanda cinese. Tra gli energetici il greggio Wti (+1,3%) si riporta sopra gli 87 $/b nonostante il rialzo maggiore delle attese delle scorte settimanali. I metalli preziosi ed industriali recuperano parte delle perdite dei giorni scorsi. Da segnalare anche i massimi da 15 anni dei suini (+1,5%) su attese di una crescente domanda asiatica.

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