(9Colonne) – Roma, 16 mar – Non sono solo le componenti tecniche o stilistiche a orientare la spesa degli italiani nel settore dello SportSystem: come discriminate nella scelta del consumatore si sta affermando il rispetto o meno da parte delle aziende produttrici di valori etici ed ambientali. Lo rivela la ricerca “Sport e Fashion: gli orientamenti del consumatore, le opportunità per aziende e retail”, realizzata per Assosport, l’Associazione dei produttori di articoli sportivi, da Osservatorio Moda SportSystem e Sita Ricerca. A partire dal campione rappresentato da un panel consumatori di 6500 famiglie e 18 mila individui, la ricerca Assosport ha potuto fotografare il rapporto con i prodotti sportivi di 3 diverse generazioni (i Boomers 1944-60, i GenXers 1961-81, i Millenials 1982-). Obiettivo: dare indicazioni alle imprese dello SportSystem (un mercato che matura un fatturato di 14 miliardi, in crescita negli ultimi 5 anni del 7%) sulle azioni più idonee da intraprendere in base al proprio prodotto e al proprio target. Il 31,4% dei Boomers (i nati negli anni 1944-60) sportivi cerca informazioni sui marchi che acquista per sapere se le aziende rispettano le norme etiche e ambientali, contro il 22,8% di chi non pratica sport. Il 37,2% evita di acquistare alcuni marchi perché non responsabili eticamente ed ecologicamente contro il 28,6% dei non sportivi. Il 61,7% è disposto a pagare un po’ di più per avere prodotti eticamente ed ecologicamente sostenibili contro il 47,6% dei non sportivi. Il 24,3% dei GenXers (i nati negli anni 1961-81) sportivi cerca informazioni sui marchi che acquista per sapere se le aziende rispettano le norme etiche e ambientali, contro il 21,1% di chi non pratica sport. Il 32,7% evita di acquistare alcuni marchi perché non responsabili eticamente ed ecologicamente contro il 26,7% dei non sportivi. Il 55,2% è disposto a pagare un po’ di più per avere prodotti eticamente ed ecologicamente sostenibili contro il 47,1% dei non sportivi. I Millennials (i nati dal 1982) sono, delle tre generazioni prese in esame, i meno sensibili a tematiche di tipo etico e ambientale; tuttavia la pratica sportiva sembra mitigare, anche se con forza minore, questa indifferenza.
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