Nel mese di settembre le spese al consumo negli Stati Uniti hanno registrato una variazione negativa dello 0.3%, mentre il reddito personale e’ avanzato dello 0.2%.
Lo ha comunicato il Dipartimento del Commercio Usa.
Il primo dato si e’ rivelato inferiore alle attese (-0.2), l’altro e’ risultato migliore del consensus (+0.1%).
L’indice “core” PCE (Personal Consumption Expenditures), ossia il deflatore della spesa per consumi personali, e’ risultato in rialzo dello 0.2%, portando il tasso annuale al 2.4%, in linea con le attese, comunque al di sopra del range di “tolleranza” fissato dalla Fed.
Mercato super-volatile. E con news gratis, certamente non guadagni. Hai mai provato ad abbonarti a INSIDER? Scopri i privilegi delle informazioni riservate, clicca sul
link INSIDER
In sostanza i consumatori americani hanno tagliato la loro spesa mensile per la prima volta in due anni nel mese di settembre a causa di un deterioramento del mercato del lavoro e del restringimento del credito.
Secondo i dati diffusi oggi dal dipartimento del Commercio, la spesa per consumi si è ridotta di 0,3% il mese scorso dopo essere rimasta invariata sia in agosto sia in luglio.
Il dato è risultato in linea con le previsioni degli economisti di Wall Street, si tratta, tuttavia, del calo maggiore dal maggio 2005, quando la contrazione era stata della stessa entità.
Molti economisti del settore privato ritengono che gli Stati Uniti siano già entrati in una fase di recessione, soprattutto dopo che ieri il dato preliminare suò Pil del terzo trimestre ha mostrato una contrazione.
Sempre in settembre, i redditi derivanti da stipendi e altre forme di compensazione sono aumentati di 0,2% dopo un aumento di 0,4% ad agosto. I redditi erano stati sostenuti all’inizio dell’anno dal pacchetto di aiuti varato dal governo.
Per quanto riguarda l’inflazione, la pressione sui prezzi è scesa leggermente a settembre. Anno su anno l’aumento dell’indice dei prezzi per i consumi personali è passato a 4,2% da 4,5%. L’indice ‘core’ ha segnato un tasso di crescita di 2,4% da 2,5%.