Siena – Tassi di interesse: in area Euro i tassi di mercato sono saliti su tutta la curva sia governativa sia swap. In mattinata il tasso governativo a dieci anni tedesco ha raggiunto il 3,5%, il massimo da agosto 2009.
Sui periferici si sta assistendo ad un calo degli spread dopo che i ministri finanziari dell’area Euro hanno approvato la richiesta di aiuti portoghese. Juncker, presidente dell’eurogruppo, ha dichiarato che il programma potrà essere adottato entro metà maggio e quindi prima delle elezioni del 5 giugno. Il piano, secondo Rehn, avrà un ammontare di circa 80 Mld€. Viste le dimissioni dell’attuale governo, i negoziati sul piano di austerità potrebbero essere condotti coinvolgendo anche i leader dell’attuale opposizione prima delle elezioni di giugno.
Intanto in Grecia si alternano le notizie in merito alla possibilità di una ristrutturazione del debito. In Germania il ministro delle finanze Schaeuble, ha dichiarato che sarà monitorata attentamente la situazione greca, per verificare se la riduzione del tasso di rimborso e l’allungamento della scadenza approvato sarà sufficiente per risanare le finanze pubbliche.
Relativamente agli stress test, venerdì l’Eba ha pubblicato i dettagli sulla definizione di capitale ed i nomi della 90 banche che saranno sottoposte a test. La soglia limite del core Tier one per il superamento del test è stata fissata al 5%.
Sul fronte dell’offerta oggi sono attese aste sui bills tedeschi e francesi per 22,5 Mld€. Negli Usa tassi di mercato in rialzo sulla scia dell’aumento del prezzo del greggio, che sta condizionando l’andamento di quasi tutte le variabili finanziarie.Le aspettative di inflazione sul comparto biennale (misurate in via di approssimazione mediante i prezzi dei Tips) hanno raggiunto il livello del 2,62%, il massimo dalla metà del 2008. Ne hanno risentito anche i listini azionari, che hanno chiuso la sessione di venerdì in leggero calo.
Il tema su cui è rimasta concentrata l’attenzione degli operatori è anche stato rappresentato dal raggiungimento dell’accordo sulla legge finanziaria Usa per gli ultimi sei mesi dell’anno fiscale che terminerà il prossimo settembre. L’accordo è stato poi raggiunto a circa un’ora dalla mezzanotte di venerdì, tempo limite per impedire una paralisi del governo Usa che avrebbe comportato l’impossibilità di effettuare pagamenti ai circa 800.000 dipendenti pubblici.
L’intesa comporterà circa 39Mld$ di tagli alla spesa, una cifra inferiore rispetto ai 61Mld$ richiesti dai repubblicani. Ora l’attenzione si sposta su un’altra importante decisione: l’innalzamento del tetto del debito oltre l’attuale 14.290Mld$, che secondo le stime potrebbe essere raggiunto entro il prossimo 16 maggio. La settimana che si apre, sarà caratterizzata dall’inizio della stagione delle trimestrali, a partire oggi da Alcoa.
Valute: dollaro ancora in marcato deprezzamento vs euro. Il principale fattore alla base di tale andamento è rappresentato dal prezzo del greggio. La continuazione del rialzo di quest’ultimo aumenta le aspettative di inflazione comportando un aumento soprattutto dei tassi a breve in area euro, dal momento che la Bce viene percepita come molto più sensibile al tema inflazione rispetto alla Fed. I due livelli di resistenza principale si collocano a 1,4460 e 1,4560, massimi dal gennaio 2010.
In un contesto di borsa nipponica in calo, lo yen si è apprezzato vs dollaro, mentre continua la fase di deprezzamento verso euro con il cross che ha toccato i massimi da 11 mesi. Per questa settimana i livelli di resistenza si collocano a 124,40 e 125. Il supporto in prossimità di area 121.
Verso dollaro la resistenza passa da 85,50, il supporto più vicino a 84. Secondo il Cftc la scorsa settimana gli speculatori sono tornati a puntare su un futuro deprezzamento dello yen vs dollaro, portando l’ammontare delle scommesse ribassiste ai massimi dal maggio 2010.
Yuan cinese sui massimi da 17 anni vs dollaro dopo l’inatteso surplus commerciale della Cina a marzo (0,14Mld$ vs le attese di deficit pari a 3,35Mld$). Nel complesso, nel primo trimestre del 2011 la Cina ha registrato il primo deficit commerciale da 7 anni.
Materie Prime: prosegue il rialzo delle materie prime con l’indice GSCI ER sui massimi dall’ottobre 2008. Venerdì si è assistito ad un rialzo del settore energetico trainato dall’andamento del petrolio. Solo il gas naturale (-0,4%) si è mosso in controtendenza. Giornata positiva per i metalli industriali guidati da zinco (+3,3%) e nichel (+3%). Tra i preziosi nuovo record per l’oro a 1475$/oncia e l’argento è salito ai massimi da 30 anni oltre i 41$/oncia. Andamento contrastato per gli agricoli con il rialzo del grano (+3,1%) ed il calo dello zucchero (-3,2%).
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