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Speculatori ancora rialzisti sulle materie prime

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Siena – Tassi di interesse: in area Euro venerdì si è registrato un andamento altalenante dei listini azionari che hanno poi chiuso misti. Lo spread italiano ha raggiunto quello spagnolo a 310 pb, così come il rendimento del titolo a dieci anni è sceso sotto quello spagnolo.

Sulla Spagna pesa la difficile situazione dei conti pubblici. Dopo l’annuncio del rialzo del deficit/Pil del 2011 (8,5% verso 6% atteso), il primo ministro Rajoy ha annunciato che per il 2012 il target del governo è del 5,8% e non del 4,4% programmato precedentemente con l’Ue, a causa principalmente di un calo del Pil superiore alle attese. Rajoy ha aggiunto che la decisione di superare il target dell’Ue è ragionevole e che in ogni caso per raggiungere quel livello il paese dovrà fare dei grandi sforzi aggiuntivi.

I leader Ue nel secondo giorno di riunione hanno firmato il fiscal compact, ad eccezione di Gran Bretagna e Repubblica Ceca. Per quanto riguarda l’Irlanda la decisione di indire un referendum non inficerebbe l’approvazione finale del patto in quanto è sufficiente la ratifica di 12 paesi. Il patto si applicherà solo ai paesi che l’hanno sottoscritto, tuttavia per ottenere eventuali ulteriori prestiti il paese in difficoltà dovrà necessariamente ratificarlo.

Il prossimo 8 marzo scade il termine ultimo per l’adesione allo swap greco, prima della riunione in teleconferenza dei ministri finanziari del’area indetta per il 9 marzo. Secondo quanto riportato da FT, occorrerebbe una partecipazione di almeno il 75% per evitare l’esercizio delle clausole di azione collettiva. Lo stesso Ft riporta le dichiarazioni di un esponente governativo greco secondo cui le elezioni si terranno il prossimo 29 aprile o il 6 maggio.

In Russia si sono tenute le elezioni presidenziali con la vittoria di Putin con consensi oltre il 60%. Dopo l’operazione a tre anni della Bce, i depositi hanno raggiunto nuovi record. Venerdì si sono portati a 820,8 Mld€ da 776,9 di giovedì.

Questa settimana si presenta ricca di eventi di rilievo.

Oltre la citato esito dello swap greco, la Bce terrà la consueta riunione mensile in cui saranno rilasciate le nuove stime su Pil ed inflazione.

Dopo le recenti dichiarazioni della Merkel, appare al momento meno probabile la possibilità di ulteriori manovre non convenzionali.

Oggi sono attese emissioni di titoli a breve in Olanda e Francia fino a 12,5 Mld€.

Negli Usa, anche il mese scorso, si è rivelato uno dei migliori mesi di febbraio degli ultimi anni sul fronte azionario (in particolare il migliore dal 1998), complici segnali di miglioramento del mercato del lavoro e della fiducia dei consumatori probabilmente il rialzo del prezzo del greggio è stato bilanciato dal persistente basso livello del prezzo del gas domestico. Non sono mancati segnali non esattamente in linea con quelli citati, soprattutto con riferimento ad alcuni indici anticipatori ed al comparto immobiliare.

La settimana in corso sarà caratterizzata dalla pubblicazione dell’Ism non manifatturiero di oggi e venerdì prossimo dagli attesissimi dati sul mercato del lavoro di febbraio.

Nel frattempo, sul fronte politico, domani ricorrerà il cosiddetto “super-martedì” ossia la giornata in cui si terranno le primarie repubblicane contemporaneamente in 10 stati.

Valute: chiusura di settimana in ribasso per il cross euro/dollaro a 1,32. Questa mattina non cambia l’impostazione di fondo e in apertura l’euro si porta subito sotto il supporto di 1,32 attestandosi in area 1,318. Il primo supporto si posiziona a 1,31, con successivo livello chiave in area 1,30. Sensibilmente ridotte le posizioni speculative a favore di un apprezzamento del dollaro vs euro, rilevate allo scorso martedì. La resistenza è in area 1,32.

Yen in apprezzamento vs dollaro durante la notte dopo l’apertura della sessione asiatica poco al di sotto della resistenza 82. Per questa settimana il supporto principale si colloca a 79,85. I dati della Cftc mostrano che gli speculatori la settimana scorsa sono tornati a puntare su un deprezzamento dello yen vs dollaro per la prima volta dal maggio 2011. Verso euro il supporto si colloca a 106 questa settimana, con resistenze a 110 e 108.

Yuan cinese in deprezzamento vs dollaro sui minimi da quasi 1 mese dopo che la Cina ha abbassato il tasso target di crescita al 7,5% per il 2012 dall’8% in vigore dal 2005.

Materie Prime: chiusura di settimana negativa per i preziosi con l’argento (-3,2%) che ha registrato la performance peggiore all’interno dell’indice Gsci. Vendite anche nel comparto energia guidato dal gasolio da riscaldamento (-2,4%) e dal Brent (-2%). In controtendenza il gas naturale Usa (+0,9%). Andamento misto per i metalli industriali e per gli agricoli tra i quali spicca il rialzo del grano (+1,7%).

Secondo la Cftc, gli speculatori hanno aumentato le posizioni che puntano ad un futuro rialzo delle materie prime nel loro complesso portandole ai massimi da metà settembre.

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