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Spagna valuta iniezione di 30 mld euro in casse risparmio

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(WSI)- Tassi di interesse: in area Euro i tassi di mercato governativi e swap hanno chiuso la sessione di ieri in rialzo, movimento che sta continuando anche in mattinata soprattutto sul comparto biennale. Sui periferici si è assistito ad un calo dello spread. I FRA sul tasso Euribor 3 mesi per il prossimo giugno sono arrivati intorno all’1,40%, ossia circa 20pb sopra il livello che si registrava alla vigilia della recente riunione della Bce.

Nuovo record storico della componente aspettative dell’indice Ifo calcolato attraverso un sondaggio tra 7000 imprenditori tedeschi.

Secondo quanto riportato dal Wsj, il governo spagnolo starebbe ipotizzando la possibilità di iniettare nuovi fondi nella casse di risparmio del paese per un importo che lo stesso Wsj stima in circa 30Mld€. Il processo di ristrutturazione delle casse di risparmio spagnole ne ha portato il numero complessivo da 45 a 17. Tale comparto presenta attivi totali di circa 1300Mld€, pari al 42% del totale degli attivi dell’universo bancario spagnolo.

A Madrid, secondo il quotidiano El Mundo, è giunta una delegazione del Fmi che potrebbe offrire alla Spagna l’accesso alla linea di credito flessibile, ovvero un deposito che viene messo preventivamente a disposizione di paesi con difficoltà finanziarie congiunturali, come è già successo per Messico e Polonia.

In Irlanda il premier Cowen ha dichiarato che le elezioni si terranno l’11 marzo. Intanto, secondo quanto riportato dal quotidiano Irish Times, che cita una fonte anonima, i ministri finanziari dell’Ue starebbero considerando la possibilità di acquistare a sconto bond greci sul secondario attraverso il fondo Efsf al fine di fornire maggior credito alla Grecia ed evitare una ristrutturazione del suo debito. Infine segnaliamo che la Turchia ha ridotto il tasso di riferimento di 25 pb a 6,25% al fine di frenare l’apprezzamento della lira causati dall’afflusso di capitali a scopo speculativo.

Negli Usa la sessione si è chiusa con tassi di mercato in sensibile rialzo su tutta la curva. Il mercato obbligazionario è andato sotto pressione grazie al buon andamento dei dati macro pubblicati ieri. Le richieste continue di sussidi alla disoccupazione hanno raggiunto il livello minimo dall’ottobre del 2008, evidenziando segnali di miglioramento sul fronte occupazionale. In forte rialzo anche le vendite di case esistenti di dicembre.

Nonostante tali dati, le borse hanno chiuso ugualmente la seconda seduta consecutiva in calo recuperando, però, nel finale parte delle perdite iniziali. A guidare i ribassi i titoli legati alle materie prime, mentre è salito il settore finanziario grazie al buon andamento della trimestrale di Morgan Stanley.

Da segnalare la negativa accoglienza dell’asta record da 13Mld$ di titoli legati all’inflazione. Nella giornata odierna non sono previsti dati macro. L’attenzione degli operatori continuerà a focalizzarsi sull’andamento delle trimestrali, tra cui in particolare quelle di General Electric e Bank of America. Sul fronte emergente da segnalare il forte flusso di emissioni che ieri ha visto protagonista la compagnia brasiliana Petrobras con un’offerta record da 6Mld$.

Valute: dollaro in deprezzamento in mattina sulla scia del recupero dei listini azionari europei. Il cross si è riportato nuovamente sopra quota 1,35, sulla scia anche della prosecuzione dell’ampliamento del differenziale dei tassi Euro-Usa che sul comparto biennale governativo ha raggiunto i livelli di fine ottobre scorso, quando il cross era intorno ad 1,40. Una chiusura sui livelli attuali potrebbe spingere il cross fino a quota 1,38. Per oggi la prima resistenza si colloca in area 1,36. Supporto a 1,3460.

Yen in deprezzamento durante la notte sia vs euro sia vs dollaro. Verso euro è salito al di sopra della resistenza 111,15 (adesso nuovo supporto) sulla scia del movimento dell’euro/dollaro oltre 1,35. Per oggi il prossimo livello di resistenza si colloca a 112,30.

Verso dollaro il supporto oggi si colloca a 81,85 e la resistenza a 83,50. Poco mosso lo yuan cinese vs dollaro. Da segnalare che il China Securities Journal ha segnalato che la banca centrale cinese potrebbe rialzare i tassi di riferimento in prossimità dell’inizio del nuovo anno lunare il prossimo 2 febbraio.

Materie Prime: maggior calo da 2 settimane per il greggio Wti (-2,2%) sulla scia dei timori di un rialzo dei tassi in Cina. A pesare sulle quotazioni anche il rialzo delle scorte Usa superiore alle attese. In controtendenza il gas naturale (+2,9%). Vendite anche sui metalli industriali guidati ancora una volta dal piombo (-3,7%). Pesanti cali anche tra i preziosi con l’argento (-4,6%) che ha registrato la peggior performance giornaliera dell’indice GSCI. In calo anche l’oro (-1,7%) ai minimi da 2 mesi. Ieri il CME ha annunciato il rialzo dei margini richiesti per la negoziazione di oro ed argento. In rialzo la maggior parte degli agricoli guidati da cotone (+2,7%) e cacao (+2,5%).

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