L’utility spagnola Iberdrola ha fatto ricorso presso il Tribunale di prima istanza Ue contro l’approvazione, da parte della Commissione Europea, dell’opa del gruppo energetico tedesco E.On sulla società elettrica spagnola Endesa. Il ricorso risale al 26 luglio, ma è stato reso noto dal Tribunale solo ieri.
Se E.On acquisisse Endesa, sostiene Iberdrola, la concorrenza nel settore energetico spagnolo verrebbe colpita da distorsioni che Bruxelles non avrebbe preso in considerazione.
Negli ultimi mesi Endesa è stata contesa da E.On e dalla società spagnola Gas Natural, sostenuta dal governo di Madrid.
Un’acquisizione di Endesa da parte di Gas Natural è vista con favore anche da Iberdrola. Una simile operazione costringerebbe infatti l’Agenzia del gas iberica, per rispetto dei limiti antitrust, a vendere alcuni asset di Endesa, che Iberdrola spera di riuscire ad accaparrarsi. Nel frattempo E.On ha annunciato di voler fare ricorso contro le condizioni imposti dalla Cne, l’authority energetica di Madrid, per l’approvazione dell’opa da 26,9 miliardi di euro lanciata su Endesa dalla società tedesca. Nello specifico, la Cne ha chiesto a E.On di dismettere alcuni importanti asset dell’utility iberica, concentrati soprattutto nel comparto nucleare. E.On ha bollato tali condizioni come “infondate”.
Intanto dall’Italia, Asm Brescia intende tutelare e mantenere la sua presenza in Endesa Italia di fronte all’opa di E.On su Endesa, autorizzata dall’Authority spagnola, ed “evitare mutamenti non concordati degli assetti di controllo”. Lo precisa la stessa utility bresciana in un comunicato a proposito del futuro della ex-genco Elettrogen controllata all’80 per cento da Endesa e al 20 per cento da Asm. Una partecipazione ritenuta da Brescia strategica e che ha dato risultati migliori delle stesse previsioni. Asm conferma anche la disponibilità ad accrescere la sua presenza in Endesa Italia qualora si dovesse presentare tale opportunità.