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Spagna: non solo Moody’s, attenti ai rumor sul deficit

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Siena – Tassi di interesse: in area Euro la sessione si è conclusa con listini intorno alla parità e con spread poco variati in attesa dell’evoluzione del caso spagnolo e greco.

Intanto il quotidiano spagnolo El Confidential ha riportato l’indiscrezione secondo cui Madrid avrebbe informato l’Ue che il deficit/Pil quest’anno si attesterà al 7,3% dal target fissato al 6,3%. Allo stesso tempo aumentano le attese di una richiesta di aiuti spagnola in vista della prossima riunione dell’Eurogruppo del 12 novembre.

Oltre alla richiesta spagnola l’eurogruppo sarà probabilmente chiamato ad analizzare la richiesta cipriota e greca. Ieri Moody’s ha abbassato il suo giudizio su cinque regioni spagnole, tra cui la Catalogna, regione che ha formalmente richiesto aiuti al governo centrale ed andrà al voto il prossimo 25 novembre.

Oggi inizia la discussione alla corte di giustizia europea su un ricorso presentato da un membro indipendente del parlamento irlandese sul meccanismo Esm. Il giudizio finale è atteso al più presto a fine anno. Il membro della Bce Asmussen ha dichiarato che la richiesta di aiuto da parte di un paese all’Esm non comporta l’attivazione automatica del piano di acquisto di bond della Bce.

Sulla politica monetaria si è invece espresso l’altro membro Bce, Mersch, secondo cui i rialzi dell’inflazione per ora sono tollerabili in quanto dovuti ad un aumento delle imposte indirette ed a misure una tantum da parte dei governi. Sulla possibile nomina di Mersch a membro esecutivo della Bce si è opposta una commissione del Parlamento europeo a causa della mancanza di candidate donne.

Oggi in Spagna è attesa l’emissione di titoli a 3 e 6 mesi fino a 3,5 Mld€. Negli Usa la giornata in borsa si è chiusa con un recupero nell’ultima ora di contrattazione che ha consentito all’indice S&P500 di chiudere sostanzialmente in parità, grazie principalmente al rialzo di circa il 4% di Apple, alla vigilia della presentazione del nuovo mini iPad.

E’ riuscita a chiudere in rialzo anche Caterpillar che è riuscita a ribaltare le perdite di circa il 2% determinate inizialmente dalla non favorevole accoglienza della trimestrale che aveva evidenziato stime sul fatturato 2013 ai minimi da quattro anni. L’azienda Usa si è così espressa sul prossimo anno: “ci basiamo su una visione pragmatica del 2013, non ci attendiamo una crescita rapida e non stiamo prevedendo una recessione globale”. Nell’ultimo e terzo confronto televisivo tra i due candidati alle prossime presidenziali, Obama è risultato vittorioso nei sondaggi, sebbene l’incertezza rimanga in almeno sei stati Usa.

Valute: moneta unica sempre sopra area 1,30 vs dollaro. Il livello di supporto si colloca ad 1,30, quello di resistenza a 1,312-1,317. Yen in deprezzamento verso tutte le principali valute mondiali ieri sulla scia di attese di ulteriori misure espansive in arrivo dalla BoJ a fine mese poiché l’economia giapponese sta frenando. Verso dollaro il cross si è spinto fino alla resistenza 80 per la prima volta da oltre 3 mesi favorito anche dall’allargamento dello spread 2 anni Usa-Giappone che ha dato luogo a flussi in entrata su asset in dollari a scapito di quelli nipponici. Verso euro il cross è salito ai massimi da inizio maggio, poco oltre la resistenza collocata a 104. Il livello successivo si colloca presso 104,70/105.

Materie Prime: ancora un calo per il Brent sceso ai minimi da 2 settimane a causa dei timori di rallentamento globale e della riapertura parziale dell’oleodotto Keystone negli Usa. Marcato calo per il gas naturale Usa (-4,6%). In ribasso i metalli industriali mentre hanno chiuso in lieve rialzo i preziosi. Positive la maggior parte delle commodity agricole guidate dal caffè (+1,8%). Positivo l’olio di palma (+2,7%) anche se stamani stanno arrivando prese di profitto superiori all’1%. Questa mattina il petrolio è stabile in prossimità della chiusura di ieri; analogo andamento per oro ed argento.

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