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Spagna: Enel: Opa su Endesa, cala il prezzo.

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Enel e la spagnola Acciona ridurranno il prezzo per l’Opa sull’iberica Endesa a 40,16 euro per azione dagli originari 41,3 euro per via del dividendo di 1,14 euro distribuito ieri dalla società sotto offerta agli azionisti. Lo si legge in una nota congiunta di Enel e Acciona, in cui si dice anche che il nuovo prezzo d’offerta deve essere approvato dalle Autorità.
Giovedì prossimo l’Autorità spagnola per l’energia riunisce il suo consiglio di amministrazione e ha già fatto sapere che prenderà una decisione questa settimana, avendo ascoltato quanto avevano da dire le tre società coinvolte nella fusione e le altre compagnie elettriche interessate dall’operazione: Iberdrola, Union Fenosa e Hidrocantabrico.
Enel e Acciona controllano il 46 per cento di Endesa e lanceranno la loro offerta sul rimanente capitale se otterranno il via libera dalle autorità. Il documento di offerta dovrebbe esser approvato dalla Commissione di Borsa spagnola alla fine di questo mese.
Anche la Commissione europea deve pubblicare i risultati della sua indagine sugli aspetti dell’operazione che riguardano la concorrenza.
Gli analisti non si aspettano che l’Authority per l’energia o la Commissione imporrano condizioni per dare il via libera all’operazione.
L’intesa fra Enel e Acciona prevede che attività per circa 10 miliardi di euro, in vari Paesi europei ed extra Ue, saranno ceduti ai tedeschi di E.On. La vendita di centrali a E.On è fatta anche per risolvere alcuni problemi di Antitrust.
Anche Bruxelles dovrebbe dare il suo via libera questa settimana, ma potrebbe anche decidere di avviare un’indagine approfondita, che potrebbe protrarsi per tre mesi. Il che non vorrebbe dire che ci siano problemi, ma semplicemente che ci vuole più tempo per valutare tutti gli aspetti della complessa operazione.
Secondo i giornali spagnoli, Iberdrola avrebbe lamentato l’eccessiva crescita delle quote di mercato di Enel in Italia e in Spagna e gli effetti negativi per il processo di liberalizzazione in Europa. Queste obiezioni sono simili a quelle presentate sempre da Iberdrola nei confronti dell’offerta di E.On, che è stata, però, approvata senza condizioni dalla Commissione.