Siena – Tassi di interesse: in area Euro i tassi di mercato sono scesi su tutta la curva governativa e swap. Restano sotto i massimi gli spread sui periferici ad eccezione dei quello irlandese che ha registrato un nuovo massimo.
Il presidente della Bce Trichet, come riportato da Bloomberg che cita un’intervista all’Expansion, ha dichiarato che i paesi dell’area devono “fermamente ancorare” il deficit di bilancio preferibilmente con leggi costituzionali. Il capo della Bce ha inoltre sottolineato che la crisi ha confermato l’indipendenza dell’istituto.
Il presidente dell’Eurogruppo, Juncker, ha dichiarato che il Fmi potrebbe non rilasciare la sua tranche di prestito. Il Fmi infatti nell’erogazione dei finanziamenti deve rispettare delle regole ed una di queste sottolinea che l’istituto può elargire prestiti solo se per il paese sussistono garanzie di rifinanziamento nei 12 mesi successivi, cosa che al momento non è garantita per la Grecia.
Sulla candidatura della Lagarde alla direzione del Fmi la Cina, in un comunicato ufficiale del governo, ha dichiarato che la decisione dovrebbe essere presa attraverso una consultazione democratica e che all’interno delle organizzazioni internazionali dovrebbe migliorare il livello di rappresentanza dei paesi emergenti. Nel comunicato non viene dichiarato un appoggio ufficiale alla candidatura, cosa che la Francia aveva dato per certo, ma neanche una bocciatura.
Il ministro delle finanze francese in risposta ai paesi che hanno messo in discussione la sua candidatura, ha dichiarato che le posizioni di vertice all’interno del Fmi saranno ben rappresentate dai paesi emergenti.
Negli Usa i tassi di mercato hanno ripreso a scendere nella giornata di ieri con il tasso a 10 anni che ha raggiunto il livello minimo dallo scorso dicembre dopo i negativi dati sulla crescita americana del primo trimestre. Nonostante la seconda lettura del Pil sia risultata invariata rispetto a quella precedente all’1,8% t/t annualizzato, il dato ha visto una marcata revisione al ribasso della contribuzione dei consumi (1,53% da 1,91%).
A favorire l’acquisto di treasury ha contribuito anche il buon andamento dell’asta di titoli a 7 anni per 29 Mld$ che ricevuto una forte domanda (bid-to-cover a 3,24 da 2,63) in particolare dagli investitori esteri.
Gli indici azionari hanno chiuso la seduta positiva guidati dal rialzo dei settori telecomunicazioni e tecnologico, in seguito probabilmente a ricoperture in vista del weekend lungo. Sul fronte politico, il presidente Obama, durante il G8, ha promesso una “chiara e credibile strategia di riduzione del deficit”.
Sul fronte macro per oggi sono attesi i dati relativi ai redditi ed ai consumi delle famiglie per il mese di aprile.
Valute: seduta di ieri piuttosto volatile per l’euro che dopo essere sceso sotto area 1,41 all’apertura dei mercati americani, ha registrato un marcato recupero durante la sessione asiatica portandosi in mattinata in prossimità della resistenza posta in area 1,43.
Il movimento è da interpretare in un contesto di debolezza generalizzata del dollaro verso le principali valute mondiali dopo il deludente dato sul Pil. Da segnalare l’ennesimo record storico del franco svizzero vs euro sotto quota 1,22.
Lo yen resta stabile verso euro compreso tra la resistenza 117,25 ed il supporto 113,40. Si è invece assistito ad un apprezzamento vs dollaro grazie alla debolezza del biglietto verde. Un supporto oggi è collocato presso 81 anche se il livello più importante si colloca presso area 80.
Nel frattempo segnaliamo che, ad aprile, i prezzi al consumo in Giappone sono tornati a salire per la prima volta dal 2008 (+0,6% a/a da -0,1% di marzo) a causa dell’aumento dei prezzi post-terremoto ed al rialzo delle commodity.
Materie Prime: lieve calo per le materie prime dopo due giornate consecutive di rialzo. A livello settoriale le agricole hanno chiuso leggermente positive, mentre lievi ribassi hanno interessato il comparto energetico e quello dei metalli.
A livello di singoli temi il grano (+2,3%) ha registrato la migliore performance del giorno, seguito dal cacao (+1,6%). In calo marcato il cotone (-3,2%) ed il nichel (-2,5%). In ribasso anche il greggio Wti (-1,1%) sebbene si mantenga sopra soglia 100$/b. Ieri i membri del G8 hanno dichiarato che il rialzo delle materie prime viene visto come una minaccia significativa per il recupero dell’economia globale.
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