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Sorpresa: Cds tedeschi più alti dei corrispettivi Usa

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Siena – Tassi di interesse: in area Euro la sessione di ieri è stata caratterizzata dall’attesa di una soluzione sull’innalzamento del tetto del debito negli Stati Uniti. I tassi di mercato governativi e swap sono scesi su tutta la curva, mentre sui periferici gli spread si sono nuovamente allargati. Il movimento è da attribuire principalmente ad un calo del tasso decennale tedesco.

Secondo quanto dichiarato dal viceministro delle finanze greco le procedure per lo scambio volontario di bond greci con titoli a scadenza più lunga partiranno già ad agosto, con una perdita per i creditori privati sui bond detenuti del 21%. La Bce ha comunicato che la scorsa settimana non sono stati effettuati acquisti di bond sul mercato secondario. È’ da metà marzo che l’Istituto non procede all’acquisto di titoli di Stato.

Il tesoro italiano ha annunciato l’annullamento delle aste a medio a lungo termine previste per metà agosto, citando la “ampia disponibilità di cassa e le attuali ridotte esigenze di finanziamento”.

Sul fronte macro segnaliamo il lieve calo della fiducia dei consumatori tedesca di agosto.Oggi sono attese aste in Olanda per 2-3 Mld€, mentre in Italia e Spagna saranno offerti Bills per 10 Mld€ circa. Sempre in Italia ci sarà l’asta sul Ctz per 1,5 Mld€. Da segnalare come da un paio di settimane i Cds a 5 anni sui titoli tedeschi quotano su livelli lievemente più elevati degli analoghi Usa.

La giornata di ieri negli Usa si è conclusa con un rialzo dei tassi governativi che ha interessato l’intera curva con gli operatori che mostrano una certa preoccupazione visto lo stallo nelle trattative per l’innalzamento del debito.

Anche la giornata di ieri è trascorsa senza nessun passo in avanti nella trattativa, tanto da spingere il presidente Obama a tenere un discorso alla nazione nel tentativo di convincere i leader del Congresso ad accettare un compromesso per salvare l’economia americana.

Il Presidente si è appellato ai cittadini affinché premano sul Congresso per evitare un “spregiudicato e irresponsabile” default del paese. A detta di Obama, infatti, un mancato innalzamento o anche un abbassamento del rating sovrano potrebbe scatenare una profonda crisi economica.Il discorso di Obama è stato seguito da un altro del presidente della Camera (repubblicano), John Boehner, che ha ribadito la proposta di un innalzamento del tetto del debito in due fasi, di cui la prima entro fine anno e la seconda nel corso del 2012.

Gli operatori appaiono mettere in conto la possibilità di un downgrade, ma non quella di un default confidando in un accordo all’ultimo momento. Alcuni analisti segnalano come il tesoro Usa avrebbe comunque fondi sufficienti per un paio di settimane oltre la data del 2 di agosto per pagare gli interessi sul debito, nel caso di mancato accordo entro tale data.

Venendo al mercato azionario, i principali indici hanno chiuso in calo con quasi tutti i settori in negativo ad eccezione del comparto utilities.

Per la giornata odierna l’attenzione degli operatori si focalizzerà sulla dinamica dei negoziati sul debito e sul dato relativo alla fiducia dei consumatori di luglio.

Sul fronte emergente, da segnalare il rialzo del tasso di riferimento della banca centrale indiana di entità maggiore delle attese (da 7,5% a 8%), portando così il tasso al massimo dall’ottobre del 2008, al fine di contenere le spinte inflattive. Una mossa analoga era stata implementata recentemente anche dalla banca centrale brasiliana.

Valute: continua la fase di deprezzamento del dollaro, non solo verso euro, ma vs. tutte le principale valute mondiali. Il biglietto verde ha infatti registrato un nuovo minimo storico sia vs il franco svizzero sia vs le cosiddette “commodity currency” quale il dollaro neozelandese. Nei confronti dell’euro il cross è salito durante la notte, toccando in mattinata quota 1,4520 per poi ritracciare leggermente. Un ulteriore slittamento dei negoziati negli Usa potrebbe spingere il cross verso area 1,47 nei prossimi giorni. Primo supporto a 1,4440.

Yen in apprezzamento verso dollaro ed in deprezzamento verso euro. Verso dollaro il cross si è portato in prossimità dei 78 scendendo ai minimi dal 17 marzo. Il supporto passa per 76,25. Verso euro il supporto passa per 112,3 e la resistenza per 114.

Materie Prime: inizio di settimana negativo per le commodity sospinte al ribasso dall’incertezza riguardo lo stallo nei negoziati fra repubblicani e democratici sul debito Usa. A beneficiare dell’incertezza vi sono i preziosi con l’oro che sale del 0,67% seguito dall’argento.

In ribasso il petrolio (sia Wti che Brent, -0,67% e -0,62% rispettivamente).

Nell’ambito dei metalli industriali, stabile il rame, in rialzo invece l’alluminio, ieri migliore commodity del giorno. In Sudafrica si espandono al settore aurifero gli scioperi già iniziati in altri comparti minerari.

Tra gli agricoli scendono il mais e la soia (-1,63% e -1,07% rispettivamente) a causa delle migliori condizioni meteo e lo zucchero per l’attesa di maggiori esportazioni dall’India.

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