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(WSI) – Due sorpassi asiatici a paesi occidentali. La Cina annuncia che nel 2004 il suo prodotto nazionale ha superato quello italiano, poiché è stato di 1.932 miliardi di dollari contro i 1.672 dell’Italia: l’11 per cento in più. Toyota annuncia che nel 2006 produrrà 9,06 milioni di auto mentre General Motors potrebbe fermarsi ai 9,08 del 2005. Ma gli analisti stimano che Toyota produrrà 9,14 milioni di auto e non pare che GM possa produrre di più che nel 2004.
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In realtà l’obbiettivo cinese è il sorpasso della Francia. Nel 2004 questa aveva un pil di 2 miliardi di dollari, solo il 3,5 per cento in più della Cina. Il sorpasso cinese potrebbe realizzarsi sui dati di quest’anno, data la crescita del pil cinese del 9 per cento, mentre la Francia non supererà l’1. Anche nel caso di Toyota il sorpasso dipende da una vistosa crescita del 10 per cento nel 2004: in questo caso si tratta del numero di auto, un dato più concreto del pil.
In effetti c’è una profonda differenza fra i due sorpassi. La Cina ha realizzato il suo, mediante una rettifica del 14 per cento del pil, ottenuto da un recupero di prodotto nel settore degli immobili, dei trasporti e dei ristoranti. Se l’Italia rivalutasse il suo pil per tenere conto del fatto che il reddito degli immobili è stimato con valori catastali pari alla metà del vero e che vi è un ingente patrimonio edilizio irregolare e del fatto che nel settore turistico alberghiero vi è una vasta evasione dell’Iva (in Sicilia gli arrivi di turisti risultano cresciuti del 25 per cento ma quelli negli alberghi delle località turistiche sono stazionari) probabilmente il sorpasso cinese non vi sarebbe.
La Toyota dal canto suo ha annunciato una previsione di aumento di produzione inferiore a quella indicata dagli analisti perché non vuole dare l’impressione di avere tolto il primato del fatturato alla GM. Entrambi i sorpassi, al di là del valore dei dati e delle diverse strategie di comunicazione, hanno un chiaro significato che riguarda il crescente peso dell’Asia orientale nell’economia mondiale. Ed è degno di nota che lo yen è sottovalutato rispetto al dollaro del 20 per cento e rispetto all’euro del 50 per cento e lo yuan probabilmente del 35 e del 60 per cento.
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