Soros: “Europa un sonnambulo che va incontro a un disastro di proporzioni incalcolabili”

New York – L’area dell’euro andra’ incontro a un disastro economico a meno che la Banca Centrale Europea gli stati ‘core’, ovvero quelli piu’ solidi finanziariamente, non decideranno di impegnarsi a condividere una quota piu’ ampia del fardello del debito della regione.
Ne e’ convinto un team di economisti di primo piano, tra cui il guru degli investimenti George Soros e due consulenti del governo tedesco.
“Siamo convinti che l’Europa sia un sonnambulo che cammina verso un disastro di proporzioni incalcolabili. Il senso di una crisi senza fine, con una pedina del domino che da un momento all’altro potrebbe cadere su tutte le altre, deve assolutamente essere invertito”, ha scritto in un report l’Institute for New Economic Thinking (INET). Il rapporto porta anche la firma del finanziere americano Soros, noto per aver fatto una fortuna nel 1992, scommettendo sulla svalutazione della lira.
Le autorita’ devono affrontare due problemi distinti: l’eredita’ dei costi della “struttura inizialmente piena di falle” dell’Eurozona e la struttura del blocco a 17 nel suo complesso.
Tra i consigli dispensati dal gruppo di esperti, la mutualizzazione parziale del debito – un’opzione che la Germania ha sin qui escluso – e la creazione di un’autorita’ di supervisione finanziaria sovranazionale, che abbia un’autorita’ sulle controparti nazionali.
Soros e soci hanno lanciato inoltre un appello alla Bce perche’ diventi “prestatore di ultima istanza” a lungo termine per gli stati che rispettino i parametri di rientro di bilancio e ai leader Ue perche’ assegnino al fondo salva stati la licenza bancaria. Proposta quest’ultima che sembra incontrare i favori del membro del consiglio direttivo Ewald Nowotny, che e’ anche il numero uno della banca centrale austriaca.