Gli economisti prevedono per il mese prossimo la stretta sui tassi di interesse della zona euro, che il mercato ha iniziato a scontare la settimana scorsa, e hanno rivisto di nuovo al rialzo le stime di inflazione per quest’anno. E’ quanto emerge da un sondaggio Reuters.
I commenti di diversi esponenti della Banca Centrale Europea circa la possibilità di un rialzo dei tassi a luglio, già ventilata dal governatore Jean-Claude Trichet, ha finalmente convinto gli analisti a prevedere una manovra restrittiva. Gli economisti interpellati – che continuavano a scommettere su un allentamento della politica monetaria a dispetto dell’aumento dell’inflazione – adesso non prevedono più che i tassi scendano sotto il 4% attuale entro la fine del 2009.
Viceversa, il sondaggio mensile (condotto fra il 6 e il 12 giugno) mostra che 61 degli 81 economisti intervistati si aspetta un rialzo dei tassi di 25 punti base per la fine del terzo trimestre e, molto probabilmente, in occasione della riunione dell’istituto centrale il 3 luglio. La settimana scorsa, solo 24 su 62 anticipavano una stretta. La maggior parte degli intervistati continua tuttavia a prevedere un taglio nel primo trimestre del 2009 a mano a mano che l’economia rallenta e l’inflazione si mitiga.
Parallelamente, il sondaggio evidenzia una sensibile revisione al rialzo delle stime di inflazione, attesa adesso in media al 3,4% quest’anno rispetto al 3,1% previsto a maggio. E’ la settima volta negli ultimi otto sondaggi che la previsione viene ritoccata al rialzo. Gli economisti comunque non si aspettano ulteriori rialzi dopo quello di luglio, in linea con quanto suggerito da diversi esponenti della Bce. Le previsioni restano tuttavia lontane da quelle scontate dai mercati finanziari che prezzano pienamente due rialzi del costo del denaro della zona euro entro fine anno.