Il gradimento di George W. Bush fra gli americani è ai minimi storici: secondo un sondaggio condotto dall’istituto di ricerca Harris, meno di un americano su quattro, solo il 24%, ha del suo presidente una «buona opinione». Pessimo anche il giudizio che gli americani hanno della politica del loro paese: l’80% degli intervistati ritiene che gli Stati Uniti stiano seguendo una «strada sbagliata».
Bush in discesa. Il gradimento nei confronti di Bush, se si escludono i 22 punti di consenso raccolti nel luglio 1980 da Jimmy Carter, è il più basso mai rilevato per un presidente americano. Ad aprile Bush poteva contare sul sostegno di 26 americani su 100 ma la crisi petrolifera e il conseguente aumento del prezzo dei carburanti gli hanno fatto perdere altri preziosi consensi.
Obama in ascesa. Nel primo sondaggio pubblicato dopo la conclusione delle primarie democratiche, Barack Obama mantiene un leggero vantaggio sull’aspirante presidente repubblicano John McCain. Per il candidato democratico, comunque, non è ancora tempo di sonni tranquilli: i voti degli indipendenti alle elezioni potrebbero fare la differenza.
I risultati del sondaggio condotto da Washington Post-Abc vedono il senatore dell’Illinois in testa con il 48% delle preferenze, con un vantaggio di sei punti percentuali sull’avversiario. Il candidato repubblicano sembra però aver conquistato le simpatie degli elettori indipendenti, quelli che non sono registrati come votanti democratici o repubblicani, per i quali il senatore dell’Arizona sarebbe un presidente più credibile nella lotta al terrorismo.