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Sommerso in Italia vale 120 mld

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ROMA – In tre anni con la lotta all’evasione l’Agenzia delle Entrate “ha recuperato in tre anni 35 miliardi di euro, ma il problema è non mollare mai”: è quanto ha detto il direttore generale della stessa agenzia Attilio Befera che ha stimato il valore del sommerso ancora presente in Italia in 120 miliardi di euro. Intervenendo all’Intervista di Belpietro su Canale 5 Befera ha sottolineato che “bisogna sempre migliorare le banche dati”.

“Noi – ha aggiunto – stiamo difendendo i contribuenti onesti, perché chi non paga le tasse usufruisce di servizi pagati da altri”. Quanto ai tempi e alla possibilità di far emergere il sommerso, il direttore generale delle Entrate ha ricordato che “l’effetto deterrenza è importantissimo” ed ha ribadito che “da cittadino ritengo che almeno una parte di ciò che viene recuperato dovrebbe andare a favore di chi paga le tasse”.

RIDURRE CONTANTE,MA INTERVENIRE SU COMMISSIONI – Il direttore generale dell’Agenzia delle Entrate Attilio Befera è d’accordo sul fatto che bisognerebbe ridurre sempre di più il contante che circola in Italia, ma ritiene che bisognerebbe anche agire sulle commissioni bancarie che vengono applicate alle carte di pagamento.

Intervistato su Canale 5 da Maurizio Belpietro, Befera ha osservato che “il problema è che da noi c’é un uso eccessivo di contante rispetto agli altri paesi europei” e sarebbe perciò più corretto fare maggior uso di carte di pagamento. “Ovviamente però – ha avvertito Befera – bisogna intervenire sulle commissioni” bancarie. Il direttore generale delle Entrate ha concluso ricordando che con la diminuzione del contante si avrebbe una notevole riduzione dei costi che la circolazione dei soldi comporta.