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SOCIETE’ GENERALE: EX TRADER TRUFFATORE, IO INCORAGGIATO DALLA BANCA

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PARIGI – L’istruttoria è appena terminata. E così, in attesa del processo, che dovrebbe tenersi nel 2010, Jerome Kerviel, il trader che ha fatto perdere 4,9 miliardi di euro alla Société Générale, esce allo scoperto: “Mi sono lasciato prendere da tutto il sistema”, ha ricordato stamani in un’intervista rilasciata alla radio Rtl.

“Ho fatto delle stupidaggini, lo riconosco – ha sottolineato – ma tutti questi errori li ho commessi perché la mia banca mi ha incoraggiato a farli”. “Credete davvero che un’operazione di 15 miliardi possa passare inosservata e che in una banca nessuno si faccia qualche domanda? Io non mi nascondevo. Ero lì, in mezzo al desk: tutti mi vedevano lavorare”. Lo scandalo scoppiò un anno fa, pochi mesi prima della tempesta finanziaria che ha interessato i mercati di tutto il mondo.

Kerviel, 32 anni, è stato accusato di essere un frustrato, un megalomane affetto da autismo che voleva brillare nel mondo dell’alta finanza. “Non è vero – ha ribattuto l’ex trader -. Mi sono lasciato trascinare in una spirale, che si autoalimentava e che i miei superiori facevano di tutto perché girasse a pieno regime. Avrei preferito che mi si dicesse: piantala con le tue cretinate. Finirai male”.

Kerviel accusa la Société Générale
di aver tenuto le fila dell’inchiesta condotta fino a questo momento, “ma io continuerò a battermi”. Un anno fa finì 37 giorni in carcere e, alla fine del processo, rischia di ritornarci. In ogni caso con la finanza non vuole più avere a che fare. E, quando la storia si sarà conclusa, “vorrei vivere tranquillamente e recuperare l’anonimato. Sono sempre stato un signor Nessuno. E vorrei ritornare a esserlo molto rapidamente”.

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