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Il Gruppo accorcia la catena di controllo sui quotidiani Messaggero Veneto di Udine e Piccolo di Trieste, le cui società operative si fondono. In Borsa il titolo cede l’1,31% a 13,45 euro.
Il tabellone elettronico del Nasdaq riduce progressivamente le perdite dopo un’apertura di schianto che ha lasciato sul terreno circa il 3%. Rimangono in negativo tutti gli altri principali indicatori di borsa.
Il titolo è stato fermato dopo aver segnato un ultimo prezzo valido a 20,50 euro. Dall’esordio di mercoledì scorso si è registrata una perdita del 26% rispetto ai 28 euro del collocamento.
Il titolo che accusa l’andamento peggiore è Aisoftw@re, matricola di Borsa, che cede quasi il 10%. Perdite significative anche per altri valori, come Opengate, il cui vertice oggi ha annunciato un programma di acquisizioni in Europa.
Dal quartier generale di Redmond e’ giunto il primo commento ufficiale alla notizia dell’inchiesta aperta dall’Unione Europea contro Microsoft.
Gli ordini alle fabbriche sono saliti del 5,5% nel mese di giugno, il piu’ alto tasso di crescita in quasi nove anni; lo ha comunicato questa mattina il Dipartimento del Commercio Usa.
Brusca battuta d’arresto per Tim, che al momento perde il 3,35% a 9,69 euro dopo essere scesa fino a quota 9,57, un livello che non toccava dallo scorso 7 gennaio. Molto sostenuti gli scambi con oltre 35 milioni di titoli passati di mano.
Il tabellone elettronico ha infranto tutte le soglie di resistenza sprofondando al di sotto di quota 3.600 punti. La cessione delle ultime due settimane e’ di circa il 15%.
Le forti vendite sul listino milanese portano il Mibtel a -2,16% e il Mib 30 a -2,15%. Tra le Blue Chip restiste ormai solo il rialzo delle Ras (+2,89%), mentre per i telefonici e’ profondo rosso: Tim -4,25%, Olivetti -3,77% e Tecnost -3,28%.
L’assemblea degli azionisti della società che opera nella vendita per corrispodenza ha deciso di chiedere l’ammissione. Previsto un aumento di capitale a pagamento destinato a terzi con offerta pubblica e collocamento privato.