Società pagina 8799
Il Nikkei si è ripreso sulla scia del Nasdaq americano alla vigilia. La peggiore Piazza dell’estremo oriente è stata Taiwan, che ha ceduto il 3,24% e si trova ai minimi da 13 mesi. Chiusa Giakarta all’indomani della bomba.
Al termine delle contrattazioni sulla piazza di New York, l’esito per i principali indicatori e’ contrastante. Il tabellone elettronico incassa oltre l’1%, mentre le Blue Chip lasciano sul terreno quasi mezzo punto percentuale.
E’ di 10 morti e 26 feriti il bilancio dell’esplosione avvenuta questa mattina alla Borsa di Jakarta. Piu’ di 1.000 dipendenti sono stati evacuati dagli uffici che si trovano in un quartiere centrale della capitale indonesiana.
Il tabellone elettronico del Nasdaq ha invertito ancora la tendenza e segna un rialzo vicino all’1%. In positivo alnche l’indice allargato S&P 500, mentre rimangono in rosso le Blue Chip del Dow Jones.
E’ stato molto gentile da parte dell’Opec acconsentire a un aumento della produzione di 800.000 barili al giorno, ma questo non e’ neppure l’inizio della soluzione del problema.
La societa’ di gestione patrimoniale Janus International Inc. ha chiuso le porte di Janus Fund, quarto fondo di investimento al mondo, ai nuovi investitori.
Alla soglia di meta’ giornata, tutti i principali indicatori delle borse americane sono in territorio negativo dopo aver trascorso l’inizio della seduta in balia della volatilita’.
Milano si ferma con gli indici tutti in negativo, colpita dalle vendite generalizzate sulla scia dell’incertezza dei mercati americani e sull’onda di molte semestrali al di sotto delle aspettative. Mibtel a -1,07%, Mib30 a -1,04% e Fib30 a -1,27%.
Tutti i principali indicatori delle borse americane continuano a oscillare senza riuscire a imboccare una direzione precisa. Gli investitori sembrano orientati sulle manovre speculative mentre la tendenza generale e’ al ribasso.
L’azienda lombarda ha chiuso il primo semestre del 2000 con un una perdita netta di 4,2 miliardi di lire, in ripresa rispetto al passivo di 36,6 miliardi registrato nel primo semestre del 1999. A Milano il titolo cede l’1,64% a 1,8 euro.