Società pagina 8662
E’ una delle più gravi insolvenze del settore dalla fine della guerra. Il Gruppo assicurativo americano Prudential è pronto a correre in soccorso della Compagnia nipponica.
Ericsson perde questa mattina a New York oltre il 10% dopo aver rivisto in negativo le stime sugli utili per l’intero anno 2000 a causa delle perdite registrate nel corso del terzo trimestre nella divisione telefoni cellulari.
Tra gennaio e settembre 2000 il fatturato è arrivato a 1.323,8 miliardi di lire, in crescita del 14,7% rispetto all’analogo periodo del 1999. In Borsa il titolo sta guadagnando l’1,89%.
Il maggior Gruppo mondiale di informazione finanziaria mette sul mercato una quota di minoranza della controllata divisione Usa di brokeraggio elettronico.
Il titolo del Gruppo svedese perde il 26,3%. La sua caduta contribuisce al calo del listino, in flessione dell’8% e del titolo della finlandese Nokia.
A circa un’ora dall’apertura della seduta a Wall Street, l’indice delle Blue Chip accentua le perdite scendendo al di sotto della soglia psicologica dei 10.100 punti. In positivo il Nasdaq Composite.
Gli indici milanesi, dopo un breve passaggio in area negativa, risalgono grazie al traino offerto dai tecnologici americani. Il Mibtel passa a +0,47% (31.294 punti), il Mib30 a +0,56% (45.394 punti) e il Nuovo Mercato a +0,67% a 6.149 punti.
Mezz’ora dopo l’apertura della seduta a New York, l’indice delle Blue chips, dopo una partenza incerta, si porta in territorio negativo con un ribasso superiore ai 20 punti. Il Nasdaq oscilla intorno alla soglia di parita’ mostrando tendenza al ribasso.
I titoli della debuttante del Nuovo Mercato non risentono del generale rallentamento della Borsa milanese e vengono scambiati a 20,45 euro in rialzo del 27,8%. Il prezzo di partenza era di 16 euro.
A comprare la società per 975,1 miliardi di lire è la cordata composta da Tosinvest, da due finanziarie del Gruppo Merloni e da Senlado BV, che fa capo a Gilberto Gabrielli.